E’stato un week-end di pioggia e nervi quello che ha accompagnato la Fiorentina nel ritorno da Moena in Val di Fassa dove nelle scorse ore si è chiuso il settimo ritiro consecutivo svolto dai gigliati fra le montagne dolomitiche. E se da una parte è arrivata la prima sconfitta stagionale per i viola, battuti dal Venezia nella quinta amichevole dall’inizio della preparazione estiva, dall’altra va registrata la rottura totale dei rapporti fra la tifoseria piu’ calda dello stadio ‘Franchi’, ovvero quella della curva ‘Fiesole’, con la proprietà rappresentata dalla famiglia Della Valle.

E’ scontro tra tifosi e proprietà Un comunicato stampa durissimo diffuso dal violaclub ‘1926’ ha sancito ancora di piu’ una frattura difficilmente ricucibile con i vertici della società. In particolare gli azionisti di maggioranza della Fiorentina vengono accusati di disimpegno economico nei confronti del club, di assenza fisica prolungata dalla città di Firenze, e di incapacità nella gestione aziendale con un calciomercato povero, in ritardo e teso solo a fare cassa secondo i cosiddetti ultras gigliati. A sostegno della ‘nota’ del violaclub ‘1926’, è seguito poi un altro comunicato, del violaclub ‘Viesseux’ che ha fatto capire come si stia allargando a macchia d’olio il malumore fra i supporters gigliati nei confronti della proprieta’, con la visita del patron Andrea Della Valle a Moena, e le sue dichiarazioni su un ‘mercato creativo’ e sull’obiettivo stagione del ‘settimo posto’ da centrare come risultato massimo per la prossima stagione,che hanno scatenato l’ira fra i cuori viola. Malumore che è arrivato agli occhi e alle orecchie del tecnico della Fiorentina Stefano Pioli che ha provato a suo modo a gettare ‘acqua sul fuoco’. «Ho sempre sperato e desiderato che certe criticità fossero superate- ha evidenziato Stefano Pioli – Dopo quello che è successo (la morte di Davide Astori, ndr) ho detto che avevamo gettato un seme, e che Davide ci aveva lasciato dei segnali importanti, di compattezza, di unione, di serenita, e di Fiorentina. Noi dobbiamo dunque pensare a lavorare. L’ho imparato da giocatore, ed adesso sta aumentando il sentimento da allenatore: io amo la Fiorentina, ed amo i miei giocatori. Credo che l’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di straordinario, e sono molto orgoglioso di tutti i calciatori con cui ho lavorato la passata stagione. Amo i tifosi della Fiorentina e sono pronto a promettere loro che io ed i miei ragazzi daremo tutto per questa maglia. Non sono abituato a fare promesse ma di questo sono sicuro perché conosco troppo bene i miei giocatori, so che ci tengono molto, sanno che maglia indossano, e quanto possiamo dare e vogliamo dare a questa maglia».

In attesa che il d.g. dell’area tecnica gigliata Pantaleo Corvino completi le operazioni di calciomercato estivo, Federico Chiesa, stella della squadra, ha mostrato tutta la sua convinzione nel progetto costitutivo della rosa di cui è felice di far parte per almeno un’altra annata. «E’ un motivo d’orgoglio vedere tutto questo affetto intorno a noi da parte dei tifosi -ha evidenziato proprio Chiesa-. Astori per noi è il dodicesimo giocatore in campo, grazie per la vicinanza dei nostri tifosi fin dall’anno scorso per quanto è successo. Sono felice di far parte di un gruppo fatto di grandissimi uomini».

 

 

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