Chi pensava che sarebbe stato impossibile vedere una Fiorentina peggiore di quella vista otto giorni fa a Genova contro la Sampdoria è stato smentito a stretto giro di tempo dalla squadra guidata da Stefano Pioli che fra le mura amiche del ‘Franchi’ rimedia una delle peggiori sconfitte casalinghe della gestione societaria dei fratelli Della Valle, lungamente contestati dai tifosi gigliati, insieme al presidente esecutivo Mario Cognigni. E pensare che il Verona che si era presentato a Firenze di fatto disperato e con Fabio Pecchia ‘dead man walking’ sulla panchina gialloblu’ veneta. Da ieri la formazione di Romulo, migliore in campo insieme all’altro ex viola, Matos, torna a sognare la salvezza, mentre per la Fiorentina si preannuncia un’annata anonima, e a poco servono le voci che vorrebbero il centrocampista francese Dabo’ ad un passo dal diventare un futuro giocatore gigliato.
Curva Fiesole vuota Le reti di Kean, doppietta, e del duo Vukovic-Ferrari, raccontano poco di quello che è stato per larghi tratti un dominio del Verona, che ha approfittato dei tanti, troppi errori di Astori e compagni, con Pioli che ha sbagliato scelte iniziali, insensato puntare sui Benassi e Thereau visti ieri, tanto per fare due nomi, e che non è riuscito a correggere a sufficienza gli sbandamenti tecnico-tattici dei suoi uomini, anche se Gil Dias e Saponara, subentrati ad inizio ripresa, hanno dato timidissimi segnali incoraggianti. Sconcertante la prova di alcuni singoli, anche se dare la ‘croce’ ad elementi quali Laurini e Biraghi, che si sapeva fin dal loro acquisto avevano dei limiti, significherebbe infierire sull’operato di un direttore generale dell’area tecnica, Pantaleo Corvino, che era stato ‘cacciato’ cinque anni fa al termine di un 1-5 casalingo contro la Juve, e che è stato inspiegabilmente rivoluto all’ombra del Duomo del Brunelleschi dall’azionista di maggioranza viola, Diego Della Valle. Al ‘Franchi’ contro il Verona, fra l’altro, nessun elemento della proprietà presente in tribuna autorita’, e minimo storico di spettatori toccato, con cifre che parlano di 22 mila presenti, ma in realtà almeno tremila in meno effettivi. L’immagine che rimane alla memoria sono gli ultimi 10’ con la curva ‘Fiesole’ rimasta completamente vuota.
La contestazione Nel post partita un migliaio di tifosi viola ha contestato proprietà e società all’esterno della tribuna autorità dello stadio ‘Franchi’, con una piccola delegazione di essi, composta da non piu’ di sei unità che ha incontrato il vicepresidente gigliato, Gino Salica, chiedendo di incontrare il prima possibile la famiglia Della Valle o Cognigni, per esprimere il desiderio di larga parte dei supporter della Fiorentina di cedere il pacchetto di maggioranza del club.  Nel frattempo dopo il triplice fischio finale è andato in scena negli spogliatoi un lungo ‘faccia a faccia’ con il d.g. dell’area tecnica Corvino ed il tecnico Pioli ed i giocatori dell’altra. «I tifosi li devo ringraziare sempre  perché sono sempre stati vicini alla squadra -ha raccontato nella zona mista dello stadio ‘Franchi’ proprio Corvino incontrando i giornalisti -. Da quando sono ritornato e sto vedendo che non ci sarebbero le condizioni per poter lavorare tranquillamente, per nessuno, perché  tantissimi tifosi vengono al campo per sostenere la squadra ma ci sono anche delle persone che creano l’humus sperando che le cose non vadano bene e sperare che questo humus possa essere messo sotto il presepe».
Articolo precedenteL’incidente. Porto di Livorno, bombole cadono da camion. Fuga di gas intercettata
Articolo successivoPupi siamo. A Lastra a Signa Pirandello e il mutevole mestiere dell’attore