A firma di Gianfranco Quero, per la regia Gianfranco Pedullà, “Pupi siamo” è un omaggio alla contraddittoria, mutevole, affascinante arte dell’attore. Produzione originale della compagnia toscana Teatro Popolare d’Arte, lo spettacolo torna giovedì 1 febbraio al Teatro delle Arti di Lastra a Signa, dopo lo straordinario debutto del 2015.

Lo spettacolo In scena due interpreti di assoluto rilievo: lo stesso Quero, attore messinese “dal volto pirandelliano”, noto al grande pubblico anche per le sue esperienze cinematografiche e televisive, e l’attore toscano Marco Natalucci, già colonna di Arca Azzurra Teatro, Pupi e Fresedde e Occupazioni Farsesche. “Pupi siamo” vive di frammenti pirandelliani tratti da “Uno nessuno e centomila”, “Il Fu Mattia Pascal”, “L’uomo dal fiore in bocca”, “La favola del figlio cambiato”, “Il berretto a sonagli”, “Ciaula scopre la luna”, “Enrico IV” e “I giganti della montagna”. La trama di prende spunto proprio dal dramma incompiuto di Pirandello, “I giganti della montagna”. I due attori stanno andando in teatro per recitarlo. Nei camerini si discute della vita e dell’arte del drammaturgo siciliano: frammenti, personaggi delle sue opere, il padre, la madre, i figli.

 

Articolo precedenteFiorentina, che scoppola. Il Verona ‘passeggia’ a Firenze, viola disastrosi
Articolo successivoDa che sud è sud. Eugenio Bennato in concerto a Firenze