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FIRENZE – Palazzo Serristori, storico edificio fiorentino affacciato sul Lungarno Serristori e vicino al quartiere di San Niccolò, torna a vivere dopo un lungo periodo di vuoto grazie a un imponente restauro durato quattro anni.

Acquistato nel 2020 dal gruppo LDC Hotels & Residences per 24 milioni di euro, il palazzo cinquecentesco, noto per il suo caratteristico colore rosso e per il portone su via dei Renai, è stato trasformato in un complesso residenziale di lusso composto da 12 appartamenti di pregio, con superfici che variano dai 170 ai 500 metri quadrati.

Gli appartamenti, quasi tutti già venduti a prezzi compresi tra 4 e 15 milioni di euro, sono stati acquistati da una selezione di ricchi inquilini italiani e internazionali, tra cui scienziati e imprenditori che hanno scelto Firenze come buen retiro, attratti dall’arte, dalla storia e dalla posizione privilegiata vicino al centro, al verde, alla collina e al Ponte Vecchio.

Il palazzo conserva importanti testimonianze storiche e artistiche: dagli stemmi dei Serristori, ai rosoni sui soffitti firmati Della Robbia, ai rilievi sui camini in pietra, fino alla targa che ricorda la camera da letto dove morì Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone e ultimo re di Spagna e Napoli, che visse qui in esilio. Nel XIX secolo fu anche dimora della nobile famiglia russa Demidoff, il cui motto “Non verba, sed acta” è ancora visibile in alcune stanze.

Tra i tesori artistici conservati nel palazzo si segnalano la rarissima stufa in terracotta invetriata della manifattura Ginori, di cui esistono solo due esemplari al mondo, e i primi lampadari di Murano in vetro colorato, collocati nel grande Salone delle Feste di 250 metri quadrati con un’altezza di 12,5 metri. Questo salone, insieme a una piscina privata ovale di 13 metri nel giardino sul Lungarno, una spa con bagno turco e sauna e un’area comune per attività sociali, è a disposizione dei nuovi proprietari.

Palazzo Serristori rappresenta oggi un perfetto connubio tra identità storica e abitare contemporaneo, simbolo di un amore profondo per Firenze, città di arte e cultura senza tempo, che si apre a una nuova vita grazie a questa rinascita architettonica e culturale.

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