SAN QUIRICO D’ORCIA – Carlo Pizzichini, direttore artistico della mostra, racconta la scelta di accogliere negli Horti Leonini lo scultore Emanuele Giannelli con le sue imponenti opere.

«L’idea di esporre le sculture di Emanuele Giannelli a Forme nel Verde si è sviluppata in modo naturale. Il progetto della Val d’Orcia ha preso forme prima che fosse realizzata in primavera a Siena la sua mostra. Le opere dell’artista sono presenti in numerose città italiane: quindi, è nata l’idea di questo viaggio del suo ‘popolo’ di statue dalla città alla campagna, un incontro culturale tra l’urbe murata e il suo circondario. Scambio e traffico, come affrescato da Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico; allora merci, attività e persone, oggi una tradizione artistica contemporanea che si anima proprio nei luoghi dove è collocata». Carlo Pizzichini, artista poliedrico, apprezzato nello scenario internazionale, docente di pittura all’Accademia di Brera, cittadino del mondo con le sue opere, premiato con importanti riconoscimenti, racconta la sua direzione artistica di Forme nel Verde negli Horti Leonini, scenario nel 2023 di ‘Arbitrium di Emanuele Giannelli. Sculture. Installazioni. Ceramiche’. Il leit motiv dell’imponente progetto con cui l’artista, uno dei più celebrati scultori contemporanei, vocato alla figura umana, trasferisce, dal 22 luglio al 5 novembre, le sue affascinanti creazioni in Val d’Orcia. L’inaugurazione sabato 22 luglio, ore 18, in Piazza della Libertà.

Dal 1971, anno della sua nascita grazie ad un’idea del giornalista Mario Guidotti, Forme nel Verde si è confermata un appuntamento annuale a San Quirico d’Orcia, cornice ideale per accogliere le decine di opere di arte contemporanea che invadono gli spazi degli Horti Leonini. ‘Arbitrium’ di Emanuele Giannelli mette quest’anno al centro della sua tematica ‘l’uomo’ moderno e futuro, in rapporto si suoi ambienti, agli spazi di vita, ma anche alla sua coscienza, vizi, virtù o debolezze.

52 edizioni rappresentano un traguardo che dimostra valore e vitalità di una mostra celebrata dal consenso della critica e del pubblico. La longevità di Forme nel Verde? 
«Per il terzo anno consecutivo mi è stata affidata la direzione artistica di Forme nel Verde, ricevendo in eredità il ruolo, più di quarant’anni fa, nel 1971, del suo ideatore Mario Guidotti – dice Carlo Pizzichini -. Sono certo che la manifestazione potrà proseguire ma, ammetto, l’organizzazione è sempre più complessa e difficile. Le mie scelte, posso dire, sono state fortunate. Per il giubileo dei cinquant’anni lo scultore italo- albanese Helidon Xhixha, con una mostra diffusa da Bagno Vignoni a Siena: adesso le sue opere suscitano un grande interesse tanto che, in questo periodo, sono esposte al Palazzo Reale di Milano e sul lago d’Orta. Nel 2022, decisione dettata dall’improvviso scoppio della guerra in Ucraina, realizzai ‘Horti Pacis’: 42 artisti da tutto il mondo uniti per la pace. Quest’anno, con Giannelli, emerge un filo conduttore che lega Leopoli a San Quirico d’Orcia: mette l’uomo e la sua salvezza al centro della tematica artistica contemporanea, rispetto alla quale non possiamo restare indifferenti. Forme nel Verde prosegue per la volontà dell’Amministrazione Comunale di San Quirico d’Orcia: l’evento unisce artisti e pubblico e artisti, storia e contemporaneità, natura e artificio. Attrae un turismo culturale ed attento con flussi al passo dei tempi che impongono questi territori».
La scenografia negli Horti Leonini?
«Le figure di Giannelli animeranno gli Horti Leonini: Mr. Kiribati, Cacciatore di batteri, Korf 17, Waiting for play e Bipide. La mostra prosegue in Piazza della Libertà con un grande Korf Giant. Nella Piazza Chigi, oltre gli Stati dall’erta, si fronteggiano due Mr. Arbitrium: è l’ultima opera dell’artista, quindi inedita e creata per Forme nel Verde. Ha sostituito il Grande Mr. Arbitrium, di quasi sei metri, voluto dal Sindaco di Leopoli a sorreggere il Teatro dell’Opera, diventando un importante simbolo di pace. ‘Mi piace pensare che il mio progetto sia sostegno vero per artisti, musicisti, attori e per le personalità della cultura del paese… ‘, dice Giannelli».
Una mostra diffusa in Val d’Orcia.
«Prosegue a Bagno Vignoni. Qui troviamo Gravity, già esposta nella Chiesa di Sant’Agostino a Pietrasanta, e Monkey Tribù, posizionata sul bordo della vasca termale: una serie di scimmie che stanno fotografandosi, scattando un self, come le migliaia di persone davanti alla bellezza dei nostri luoghi».
Il suo rapporto con Giannelli?
«È diventato sempre più amichevole e molto rispettoso; abbiamo in comune molti amici. Il mio interesse per la sua scultura è motivato dalla percezione che, dietro il suo lavoro, si nascondano concetti molto profondi e importanti: queste opere non possono ridursi alla mera immagine, alla valorizzazione del corpo di un uomo antico e futuro. Devono trasmettere dei messaggi universali. Ciascuno di noi, tramite la conoscenza, può interpretare le azioni dei gesti e delle posture dei personaggi di Giannelli. È ‘Arbitrium’: la decisione, la scelta».

E poi ‘Arbitrium: la scelta del fuoco’: la mostra a Palazzo Chigi Zondadari?
«Un omaggio alla grande stagione artistica di San Quirico d’Orcia dove l’attività delle manifatture delle ceramiche chigiane dal 1693 si è sviluppata per un secolo. Il mio scopo è quello di valorizzare la ceramica contemporanea come proseguimento di quella impareggiabile stagione, che vide San Quirico sfornare meravigliosi manufatti. Una buona parte del lavoro di Giannelli si sviluppa anche in terracotta, con le sue immaginarie città; anche in Raku, la tecnica giapponese di cottura rapida, con i suoi personaggi e le sue figure, in mostra al secondo piano di Palazzo Chigi Zondadari. Al primo, invece, prosegue il rapporto con i giovani artisti delle Accademie di Belle Arti di Bologna, Carrara, Firenze e Milano, con una selezione di allievi meritevoli. Rapporto al quale l’Amministrazione di San Quirico d’Orcia tiene in modo particolare, considerando con serietà i giovani di oggi i grandi artisti di domani. Inoltre, in attesa di una sede definitiva, è presente la raccolta di Scultura Contemporanea del Comune di San Quirico: patrimonio e valore che, grazie nel tempo alla generosità degli artisti, distingue, anche nel suo arredo urbano, il paese di San Quirico d’Orcia».

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