Giovanni Lamioni
Giovanni Lamioni

Continuano a far discutere nel centrodestra le dichiarazioni rese 48 ore fa alla stampa dal coordinatore di Forza Italia Giovanni Toti, neo candidato alla regione Liguria, che parlando della corsa alle regionali in Toscana ha dato il territorio attualmente governato da Enrico Rossi come «una corsa già persa». Molti i malumori nel partito presieduto da Silvio Berlusconi per le dichiarazioni rese dall’ex giornalista Mediaset mentre si discute su chi sarà a decidere la candidatura da presentare comunque come aggregatrice dell’elettorato del centrodestra. Possibile che scenda in campo uno fra Denis Verdini o Debora Bergamini, con quest’ultima attesa il prossimo 9 aprile a Viareggio insieme ad Altero Matteoli per presentare il candidato sindaco nella cittadina versiliese, mentre sul nome dello sfidante di Rossi vige ancora maggiore incertezza. «Io corro anche da solo, senza il sostegno di Forza Italia» ha dichiarato Giovanni Lamioni, presidente della Camera di Commercio di Grosseto che pare vicino anche al pensiero dei verdiani in Toscana mentre c’è chi rilancia le quotazioni di Marco Stella, un anno fa sfidante di Dario Nardella alla poltrona di sindaco di Firenze, quello di Massimo Mallegni, ex sindaco di Pietrasanta oppure uno fra i consiglieri regionali uscenti Stefano Mugnai e Tommaso Villa.

Giorgio Silli
Giorgio Silli

Cosa fa Forza Italia in Toscana? «La Toscana purtroppo patisce tremendamente il non decisionismo che un tempo caratterizzava il nostro partito – racconta Giorgio Silli, responsabile nazionale  Immigrazione e presidente provinciale di Firenze di Forza Italia –. Prima magari si creavano delle spaccature, persone che se ne andavano, ed invece oggi non si decide più. L’ho detto anche personalmente al presidente Berlusconi. Purtroppo c’è un grande braccio di ferro fra potentati dove né io, né Nascosti, né Mugnai, ne facciamo parte. Prima di venire una sana opposizione a Rossi ma non perché Rossi è di sinistra ed è il male assoluto ma semplicemente perché in una regione moderna si fa così. Non condivido ad esempio la scelta della Lega di candidare un lombardo alla regione Toscana. Chi è in difetto è Forza Italia, non certamente Borghi. Mi auguro che presto esca il nome e si creino le alleanze».

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