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FIRENZE – Parte oggi da Firenze con destinazione Parigi il “Preliminary Assessment”, il documento preliminare fondamentale per la candidatura della Via Francigena italiana nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

La spedizione segna un importante passo nel percorso di riconoscimento internazionale di uno dei più antichi e significativi itinerari storici europei.

La Regione Toscana guida il progetto in qualità di ente capofila, coordinando l’iniziativa attraverso la Fondazione Sistema Toscana. Dopo un’intensa collaborazione avviata con il Ministero della Cultura e l’Associazione Europea delle Vie Francigene, la Regione ha raccolto e armonizzato i contributi tecnici del Comitato scientifico e dell’esperto cartografo che ha curato la mappatura del tracciato.

La candidatura italiana della Via Francigena si basa su una solida intesa tra le sette Regioni attraversate dal percorso: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. A maggio a Venezia è stato sottoscritto un protocollo d’intesa fra il Ministero della Cultura e queste Regioni, durante la IV edizione del Festival delle Regioni, per sostenere formalmente la candidatura.

Seguendo questo accordo, nei primi giorni di giugno la Regione Toscana ha consegnato al Ministero della Cultura il Preliminary Assessment, documento sintetico che riassume studi scientifici, ragioni culturali e progettuali a supporto della candidatura. Il testo ha ricevuto un riscontro positivo dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO (CNIU).

Oggi il documento viene inviato a Parigi, presso la Rappresentanza Permanente d’Italia all’UNESCO, tramite la Fondazione Sistema Toscana e con l’appoggio tecnico dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. Questo passaggio anticipa le valutazioni internazionali e definisce la base per la candidatura ufficiale che si prevede per il 2026.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato l’importanza storica e culturale della Via Francigena, definendola «un asse storico e culturale che attraversa l’Europa e rappresenta un modello di sviluppo sostenibile e di coesione territoriale, in piena sintonia con la visione della ‘Toscana diffusa’».

Giani ha ricordato che il progetto, avviato nel 2017, ha coinvolto studi scientifici, accordi istituzionali e investimenti per valorizzare un patrimonio che si estende per oltre duemila chilometri, attraversando paesaggi e comunità lungo il cammino. «Il nostro obiettivo ora è consolidare il percorso in vista dell’Assemblea nazionale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, in programma a Roma il 7 novembre, con l’ambizione di ottenere il riconoscimento ufficiale UNESCO», ha concluso il presidente.

La candidatura della Via Francigena si propone dunque come un simbolo di turismo lento e sostenibile, capace di valorizzare borghi, aree interne e tradizioni culturali locali, oltre a fungere da ponte tra culture e religioni diverse su scala europea.