fusione_comuniA fronte della normativa regionale che le incentiva, perché è stato avviato solo un numero limitato di processi di fusione? Quali sono gli ostacoli? Come è stata gestita la partecipazione dei cittadini? Che cosa è successo nei nuovi enti nati dalle fusioni? E’ stato introdotto un nuovo modello organizzativo e gestionale? E i cittadini si sono accorti della novità? A queste domande cercherà di rispondere una ricerca promossa dal settore ‘Analisi e fattibilità della legislazione’ del Consiglio regionale, in collaborazione con l’Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana, che operativamente la svolgerà.

A inizio anno il seminario con tutti i sindaci toscani Il progetto è stato presentato stamani in commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd),  da Luciano Moretti, responsabile del settore, dal direttore dell’Irpet Stefano Casini Benvenuti e dalla ricercatrice Sabina Jommi. L’obiettivo è fare il punto sulla legislazione regionale in materia, anche alla luce degli studi specifici sulla dimensione ottimale degli enti locali. «Le conclusioni della ricerca saranno oggetto di un seminario, al quale inviteremo tutti i sindaci della Toscana, in programma all’inizio all’inizio del prossimo anno – ha annunciato il presidente Bugliani- Sentiamo tutti il bisogno di una riflessione attenta su questi temi. E non saranno necessari finanziamenti specifici, perché l’attività rientra nel programma istituzionale dell’istituto di ricerca».

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