Janning e Ress (www.menssanabasket.it)Un’altra impresa sportiva: la Mens Sana Siena impatta le serie di finale scudetto contro l’Olimpia Milano riportando la serie sul 2-2, dopo la vittoria interna di gara 4, 75-68 sull’Armani. Agonismo, fisicità, intensità e pathos: tutti elementi che hanno contribuito al doppio successo interno della squadra di Crespi che adesso tornerà in Lombardia per gara 5 e poi ci sarà spazio ancora per gara 6, il 25 giugno, data che con ogni probabilità si trasformerà nell’ultima apparizione del plurititolato club cestistico senese nella massima serie di pallacanestro.

Crepi all’attacco «In questi mesi chi ha pensato al futuro della società non mi ha mai contattato, nonostante che da quando alleno non ho mai guardato la categoria di riferimento. Anzi, sono infastidito che si usino le mie dichiarazioni per fare della politica». È il sassolino che si toglie dalla scarpa il coach biancoverde Marco Crespi al termine del match vinto con Milano ma sono parole che pesano come macigni. Gara 4, uno spot tremendamente bello per il basket giocato, è stata infatti anticipata da un paio di uscite sulla stampa che hanno agitato e non poco l’ambiente di Viale Sclavo ormai sulla via del tramonto stante la messa in liquidazione di febbraio e l’udienza per bancarotta fraudolenta del 4 luglio. C’era uno sponsor che sarebbe stato rifiutato dagli ambienti mensanini. Un investitore che sarebbe stato disposto a salvare la società e ad evitarle il baratro del fallimento, sottolinea il Corriere della Sera. «Apprezzate la difficoltà di andare a cercare sponsor spendendo un nome al centro di una bufera giudiziaria, non è facile. Poi con tanti soggetti che se ne sono inventati uno al giorno millantando chissà quali operazioni, in una storia dove non c’è rimasto un euro in cassa, c’è da rimanere meravigliati che al Corriere qualcuno dia loro credito. Piuttosto si concentrino sull’evento sportivo di stasera, una storia di sport incredibile tutta merito di Marco Crespi», ha risposto il presidente della Poliportiva Mens Sana Piero Ricci. E poi le parole del coach mensanino…

Alla ricerca di un’altra impresa Un clamore mediatico, questo, che non può non fare notizia. Nonostante l’ennesima impresa sportiva che la Mens Sana sta portando avanti. In un contesto, va sottolineato, di una città e di un tifo i cui cuori sembrano battere all’unisono con quelli di chi scende in campo. E il risultato è che la favorita d’obbligo, Milano, si trova con le spalle potenzialmente al muro in una serie che doveva essere sua e che Siena adesso ha rimesso completamente in discussione. Anche nell’anno più duro. Anche nell’ultimo anno di Mens Sana in Serie A.

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