SIENA – ‘Sowing the seed of care’, cioè ‘Seminare il seme della cura’, è più di una metafora. È un invito a immergersi nella coesistenza, nella creazione di reti di cura e nelle elaborazioni immaginative legate all’ambiente.

“Seminare consapevolezza e responsabilità, coltivando la cura per la natura, per gli altri e per noi stessi, significa introdurre una prospettiva che promuove la rigenerazione anziché l’esaurimento, un futuro dove la dedizione e l’attenzione reciproche sono le radici di una società equilibrata”. Esther Biancotti e Jacopo Figura, Galleria FuoriCampo, spiegano come nasce e il messaggio che anima il progetto ‘Sowing the seed of care’, curatore Giacomo Pigliapoco, direttore del Ducato Art Prize.

Un’azione complessa e itinerante; attraverso l’arte si prende a cuore uno dei grandi temi dell’umanità, la salvaguardia dell’ambiente dalla quale dipende il nostro futuro e quello delle successive generazioni. Il percorso dalla Galleria FuoriCampo, con le opere di Bora Baboci, Adam Bilardi, Enej Gala, Cecilia Granara, Julien Monnerie, Jessy Razafimandimby, Ambra Viviani, raggiunge l’Orto Botanico e l’Accademia dei Fisiocritici, scenari di due interventi installativi di Baboci e di Viviani.

«Nel tessuto intricato dell’universo, ogni forma di vita interagisce in un balletto cosmico di interdipendenza reciproca. L’umanità ha spesso dimenticato questo principio fondamentale, concentrando per interessi particolari e anche opinabili, le energie sull’egoismo e sulla dominazione, anziché su principi legati alla cura e alla condivisione – aggiungono i curatori -. Ma cosa accadrebbe se realizzassimo un’azione capace di rifondare un nuovo mondo con un diverso approccio alla vita, oppure se piantassimo un nuovo seme, quello della cura, e lo coltivassimo con amore e dedizione?».

Così, nasce ‘Sowing the seed of care’: «Un invito a coltivare cambiamenti significativi contribuendo alla creazione di un mondo più armonioso. Il progetto espositivo sfida la tradizionale visione dell’uomo come dominatore incontrastato della natura, suggerendo che la grandezza umana deve garantire equilibrio, capacità di riparare, preservare e coltivare un rapporto simbiotico con le altre specie».

Popolata da ortaggi, frutti, animali, suoni e da figure con sembianze antropomorfe, ‘Sowing the seed of care si svolge in tre sedi cittadine dal 28 maggio al 3 luglio: Galleria FuoriCampo, l’Orto Botanico e l’Accademia dei Fisiocritici. «Questo percorso è condiviso in un unico grande ambiente nel quale, attraverso le opere, universi sensibili si incontrano e dialogano», concludono i curatori.

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