Riceviamo e  pubblichiamo l’intervento di Simone De Santi, consigliere di minoranza (Insieme Poggibonsi) in Consiglio comunale a Poggibonsi in merito alla vicenda della gara truccata sui rifiuti nelle province di  Siena, Arezzo e Grosseto.

*di Simone De Santi

rifiutiBussagli (il sindaco di Poggibonsi, ndr) pochi giorni fa accompagnava il sindaco di Beirut in giro per l’inceneritore dei Fosci e spiegava con enfasi e dovizia di particolari tutte le virtù della gestione integrata di Sienambiente e del buon governo dei rifiuti in Toscana.

Solo poche ore dopo arrivavano le pesanti accuse della Guardia di Finanza. Turbativa d’asta e corruzione per un appalto ventennale che vale quasi 3,5 miliardi di euro. Secondo la Procura di Firenze, il bando sarebbe stato fatto su misura per Sei Toscana che poi vinse effettivamente la gara. Tra le accuse della Procura anche compensi illeciti pari a 380.000 euro dati al direttore generale fatti passare come compensi per incarichi e collaborazioni professionali. Seguono arresti, avvisi di garanzia, dimissioni e un gelido silenzio delle istituzioni, che poi per inciso sono i soci delle aziende coinvolte.

Da tempo sono noti a tutti gli intrecci societari, personali e politici che caratterizzano la gestione delle società pubbliche e partecipate.

Come sia possibile che tutto questo avvenga , sotto gli occhi del sindaco, resta uno di quei misteri buffi, che se non fosse per le spese dei servizi che ricadono sui cittadini, susciterebbe addirittura tenerezza per la totale, palese, inadeguatezza del primo cittadino.

Poichè Sienambiente è una societá partecipata dal Comune di Poggibonsi, la vicenda interessa anche Bussagli, e ci dispiace se questo lo distrarrà dal pontificare su quattro marciapiedi tirati a lucido o sulle feste in maschera all’Archeodromo, ma dovrà pur spiegare ai cittadini come il Sindaco della seconda città della provincia di Siena intenda comportarsi di fronte ad una vicenda di questa gravità.

Dubitiamo che Bussagli prenda un’iniziativa forte perché non ha lo spessore politico ne la personalità per farlo, tuttavia ha l’obbligo di tutelare i suoi concittadini usando tutti gli strumenti a sua disposizione.

Sindaco ci stupisca, riunisca il Consiglio Comunale aperto, si faccia dare un mandato chiaro davanti alla città, chieda con forza che venga convocata l’assemblea straordinaria dei soci e in quella sede pretenda l’annullamento della procedura di gara espletata per l’assegnazione del servizio.

Non pensi che passata la nottata non succeda nulla.

 

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