La nave rigassificatrice

PIOMBINO – “Signori, se il Governo ha deciso e a voi non vi va bene protestate, attivatevi nei confronti del Governo”. A dirlo, nel giorno del Consiglio comunale straordinario a Piombino dedicato al rigassificatore, Eugenio Giani, presidente della regione Toscana.

“Io penso che la cosa migliore sia, nel momento in cui ho visto che la decisione è nata da atti ormai inconfutabili, dire che se si porta per 2-3 anni il rigassificatore nel porto cerchiamo di avere quello che da tempo cerchiamo: infrastrutture, bonifiche, energie rinnovabili, sostegno alle attività produttive, valorizzazione del turismo e sconto sulle bollette. E’ questa la chiave con cui affrontare la questione”.

“Io svolgo il ruolo di commissario – ha concluso – e quindi devo capire come accanto al rigassificatore vi possano essere quelle iniziative per Piombino che sono in gran parte contenute nei documenti, nei protocolli d’intesa e accordi di programma, ma non si sono mai realizzate. Ecco quello che io ho chiamato il ‘memorandum Piombino’ che parla delle bonifiche, delle infrastrutture stradali da realizzare, delle fonti rinnovabili”.

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“Io voglio essere una figura di garanzia, e se ho risposte convincenti dal governo sul memorandum su Piombino e sulla sicurezza si va avanti, altrimenti non firmo” ha poi detto Giani, intervenendo in veste di commissario al consiglio straordinario sul rigassificatore.

“La nave resterà in porto due tre anni al massimo – ha aggiunto Giani – poi va via, anche perché quella banchina è stata realizzata con 110 milioni di investimento anche dalla Regione Toscana”.

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