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FIRENZE – Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha annunciato che lunedì prossimo presenterà una delibera di giunta per portare in Consiglio regionale una proposta formale di riconoscimento dello Stato di Palestina.

L’iniziativa, ha spiegato Giani al termine della discussione in aula su diverse mozioni riguardanti i rapporti tra la Toscana e Israele, ha l’obiettivo di sollecitare il Parlamento italiano a un atto formale che riconosca la Palestina come Stato libero e sovrano.

Giani ha motivato questa azione autonoma della Toscana citando l’articolo 121 della Costituzione, sottolineando che non è necessario il sostegno di altre Regioni per presentare una proposta di riconoscimento alle Camere, ma basta una delibera regionale formale. Inoltre, ha annunciato che invierà un documento politico con la proposta a tutti i presidenti delle venti Regioni italiane.

Il governatore ha definito il riconoscimento della Palestina una misura che può svolgere una funzione di deterrenza contro le incursioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, condannando le azioni del governo Netanyahu come crimini di guerra che colpiscono soprattutto civili indifesi, inclusi bambini e donne.

Giani ha ribadito la necessità di sostenere la soluzione dei “due popoli, due Stati” come unica via per la pace e ha espresso apertura verso possibili azioni di boicottaggio contro il governo israeliano, pur distinguendo tra il governo e il popolo israeliano, sottolineando l’importanza di non generalizzare.

Il presidente dell’Assemblea regionale toscana, Antonio Mazzeo, ha condiviso l’appello di Giani, definendo il riconoscimento della Palestina un atto a favore della pace, della giustizia e della convivenza tra i popoli. Mazzeo ha assicurato che la proposta sarà discussa e votata quanto prima dal Consiglio regionale, evidenziando il valore politico della delibera, in linea con posizioni già adottate da altri Paesi europei.

Infine, da lunedì 2 giugno la bandiera dello Stato di Palestina sarà esposta davanti a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale, come simbolo della presa di posizione della Toscana sulla questione palestinese.