SIENA – Lo strascico lasciato da Rino Rappuoli nell’intervista a La Repubblica si fa sentire. Il microbiologo ha “minacciato” l’opportunità di lasciare l’Italia se il Biotecnopolo non sarà realizzato.

Dichiarazioni che fanno suonare un campanello d’allarme. Eugenio Giani, non a caso, ha provveduto a versare acqua sul fuoco. “Voglio parlare con Rappuoli e ragionare sul fatto che se il Governo non dà gambe al Biotecnopolo, Rappuoli potrebbe avere un ruolo attraverso le istituzioni locali, come Tls, perché possa attraverso di questo un’attività di primo piano”, ha detto il presidente regionale.

“Noi cerchiamo di costruirlo (il centro antipandemico, ndr) attraverso le istituzioni locali – ha aggiunto il governatore -. Io ritengo che sia un grido di dolore che debba essere raccolto positivamente e dando a Rappuoli tutte le condizioni perché possa operare, sentendosi a suo agio. Non possiamo perdere l’occasione di vederlo andare verso lidi che sicuramente faranno suonare le sirene”.

Infine la stoccato all’esecutivo: “Io non ho novità sul Biotecnopolo, non sono io che posso averle. Il Biotecnopolo lo avevamo concepito, avevamo trovato finanziamenti, lo avevamo architettato in Parlamento. Poi chi lo ha ereditato, il nuovo Governo, evidentemente non ha saputo portarlo avanti”.

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