Bandiere tricolore dell'ANPI sventolano dal sacrario dei caduti per la liberazione dal ponte Monumentale in via XX settembre, 25 aprile a Genova. ANSA/LUCA ZENNARO

BAGNO A RIPOLI – L’Anpi fiorentine su due sponde diverse della barricata. Da una parte quella di Antella, dall’altra quella di Bagno a Ripoli.

Al centro l’iniziativa “Mai più: 80 anni fa lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti, oggi il genocidio del popolo palestinese da parte dello Stato di Israele”. La manifestazione promossa dalla seconda aveva visto finora il parere contrario della Comunità ebraica di Siena e Firenze. Adesso si è mosso anche il circolo dei partigiani di Antella, che ha negato la sala per il 27 gennaio, in cui ricorre la Giornata della memoria.

Sulla stessa lunghezza d’onda si è posta l’Anpi provinciale. “Nell’avvicinarsi del Giorno della Memoria riconosciamo in particolare il pericolo di sminuirne il significato – ha evidenziato in una nota l’associazione -. Condanniamo con fermezza ogni tentativo di diluizione o deviazione. La situazione di guerra in Palestina ed Israele, che con tanta drammaticità sta tornando a divampare a partire dal 7 ottobre scorso, non ha niente a che spartire con la ricorrenza del 27 gennaio. Tali accostamenti indeboliscono sia il Giorno della Memoria che la nostra richiesta di pace subito”.

Disappunto è stato espresso anche dalla Comunità ebraica di Milano: “«Invitiamo l’imam di Firenze e l’Anpi Bagno a Ripoli dall’astenersi in futuro dal ricordare la Shoah in qualunque sede, per manifesta incapacità di capire e interpretare la Storia – ha affermato il presidente Walker Meghnagi -. Oggi come non mai, c’è bisogno di voci di pace, e non di inconsapevoli influencer dell’odio che eccitano gli animi anche nelle nostre città. Accogliamo con grande piacere e gratitudine invece, la presa di distanza da parte dell’Anpi di Firenze e di Milano».

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