PORTOFERRAIO – Una proroga dopo l’altra, ma sempre con il fiato sospeso. Il tribunale dell’isola dell’Elba, situato a Portoferraio, è ormai abituato a vivere con il precariato.

Una situazione che però complica la quotidianità degli abitanti, decisi a ottenere una sede da stabile. Il caso è stato portato alla ribalta dalla Cgil di Livorno. “Da anni sottolineiamo l’importanza della questione ma le istituzioni e la politica non sembra riescano a dare certezze, e purtroppo non sono sufficienti gli interventi emergenziali quando si avvicina la scadenza della fatidica proroga – hanno affermato Manuel Anselmi, coordinatore per l’arcipelago livornese, e Giovanni Golino, segretario generale Fp – Cgil -. Stesse enormi preoccupazioni per quanto riguarda le prospettive dell’erogazione di altri importanti servizi, vedi l’Inps, le Agenzie delle Entrate e delle Dogane, il carcere di Porto Azzurro, il Parco, l’Inail, che dovrebbero essere costituzionalmente garantiti a tutti i cittadini e in special modo a quelli residenti su un’isola: non ci si può interessare di queste criticità soltanto quando ci troviamo in fase emergenziale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Consiglio comunale di Portoferraio, che ieri all’unanimità ha approvato una mozione relativa al mantenimento e alla definitiva stabilizzazione della sezione distaccata di Portoferraio del Tribunale di Livorno. Il sindaco Angelo Zini ha sottolineato che si stanno creando “una serie di condizioni a livello nazionale affinché questa situazione possa trovare una soluzione, ricordando la recente approvazione alla Camera del riconoscimento di insularità nella Costituzione”. Il primo cittadino ha poi chiesto che tutti i Consigli comunali elbani approvino la stessa mozione.

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