Dopo l’annuncio della messa in vendita (leggi), oggi è il giorno della protesta. E così i lavoratori della Richard Ginori di Sesto Fiorentino, insieme a quelli della Seves di Firenze, aziende in crisi dell'area fiorentina, hanno dato vita stamani a un presidio congiunto in Piazza San Giovanni davanti al Battistero, organizzato da Cgil, Cisl e Uil.

Mattoni e porcellane da decorare Gli operai dell'azienda del vetrocemento hanno mostrato mattoni speciali fabbricati nello stabilimento di Castello, mentre i decoratori della Ginori hanno dipinto a mano alcuni oggetti in porcellana. Al presidio hanno partecipato anche rappresentanti delle istituzioni e l'assessore al lavoro della Regione Toscana Gianfranco Simoncini. «Siamo di fronte a due aziende – ha detto quest'ultimo – che rappresentano la storia e la qualita' del manifatturiero della nostra regione».

La procedura di vendita Per l’azienda di porcellane dichiarata fallita lo scorso 7 gennaio (leggi) è stato pubblicato il bando di vendita, un documento di sette pagine, firmato dal curatore fallimentare Andrea Spignoli, che prevede una base d'asta fissata a 14,2 milioni di euro, cifra più alta rispetto sia ai 13 milioni offerti dalla cordata Lenox-Apulum sia ai 7 mln di Sambonet, i soggetti che avevano presentato offerte nella fase di liquidazione.

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