PIOMBINO – “Otto anni di promesse per i 1.400 operai in cassa integrazione – Miliardi di euro ed intervento straordinario per la speculazione del vostro rigassificatore”.

I lavoratori dell’ex Lucchini ha salutato con questo striscione l’arrivo della Golar Tundra a Piombino (Livorno). Insieme a loro gli attivisti Usb. In basso la lista di di tutti quei politici e uomini e donne delle istituzioni che, dal 2008, si sono recati a Piombino per promettere un intervento in favore dei lavoratori dell’acciaieria: Renzi, Poletti, Rossi, Simoncini, Anselmi, Di Maio, Giorgetti, Patuanelli, Catalfo, Orlando, Conte, Draghi, Meloni, D’Urso, Giani. Vergogna.

“Come Unione Sindacale di Base abbiamo condiviso fin dall’inizio la dura battaglia dei cittadini e dei lavoratori di Piombino contro l’installazione del rigassificatore – ha evidenziato i dimostranti -. Sicurezza, tutela dell’ambiente, speculazione economica sul gas, ancora investimenti sul fossile in controtendenza agli annunciati interventi sulle rinnovabili, contraccolpi pesanti sull’economia locale, sullo sviluppo futuro del porto e sul turismo. possibili conseguenze sull’utilizzo della banchina nord precedentemente in uso anche a Jsw”.

Da qui alla richiesta di chiarezza il passo è breve. “I 1400 operai in cassa integrazione da 8 anni che attendono una risposta certa da parte dello Stato. Uno Stato che ha consegnato una delle acciaierie più grandi di Italia nelle mani di una multinazionale che non ha mai investito un centesimo su Piombino – hanno affermato ancora i sindacati -. Lo stesso Stato italiano che in pochi mesi è invece riuscito a chiudere l’iter per l’installazione di un rigassificatore galleggiante a poche centinaia di metri dalle case. Non vogliamo compensazioni. Vogliamo il rispetto delle promesse, vogliamo avere certezze sul futuro dei lavoratori Jsw”.

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