PRATO – “Basta alle strumentalizzazioni e alle polemiche sterili. Prato deve realizzare l’Hub del tessile, e deve farlo in tempi rapidi. La sfida e le opportunità vanno colte adesso. I sindacati chiedono decisioni rapide e senso di comunità perché Prato possa rilanciare il distretto”.

Cgil, Cisl e Uil intervengono nel dibattito per la realizzazione di un impianto per gli scarti tessili, un polo del riciclo del tessile che veda Prato protagonista su scala nazionale ed europea.

“Lo abbiamo già detto – spiega Lorenzo Pancini, segretario generale Cgil provinciale – lo sviluppo di Prato nel prossimo futuro dovrà poggiare su solide basi industriali, in grado di recuperare gli elementi di competitività del modello distrettuale, interrompendo quel processo di terziarizzazione povera del sistema economico locale spesso sinonimo di ‘lavoro povero’ e precario, alta intensità di manodopera, basse competenze, bassi salari e scarse tutele.”

“Se Prato non aggancia velocemente lo spazio da protagonista del riciclo tessile e delle nuove tecnologie, su cui la ricerca sta continuamente evolvendo – aggiunge Marco Bucci, segretario confederale Cisl Firenze-Prato – ci saranno altri territori che occuperanno questo spazio. Al tempo stesso rischiamo di perdere opportunità per nuovi percorsi occupazionali: sulla gestione dell’hub, Alia prevede la creazione di 50 posti di lavoro che, in base a quanto concordato nel Protocollo, dovranno essere stabili e di qualità; ma le prospettive potrebbero essere più ampie con lo sviluppo di ricerca e innovazione capace di generare nuove tecniche di recupero degli scarti”.

“La creazione dell’hub sarà il primo step – conclude Rodolfo Zanieri della Uil – ma occorre investirci e realizzarlo adesso. Perché non concentrarsi invece su un approfondimento delle tecnologie sempre in evoluzione per la rielaborazione e il trattamento delle materie prime? Le sfide per una competizione virtuosa e nell’interesse del Distretto ci sono tutte: professionisti e società di ricerca si concentrino su questo e se possibile facciano squadra”.

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