LIVORNO – Fumettisti si può anche diventare. Anche da detenuti. La testimonianza è nel libro “Racconti dal carcere. Storie a fumetti”, realizzato da chi vive il penitenziario di media sicurezza del carcere di Livorno.

La pubblicazione è stata presentata oggi ed il progetto, realizzato da Comune, Arci, garante dei diritti dei detenuti Marco Solimano e casa circondariale di Livorno, è stato curato da Daniele Solari e Francesca Nencioni. Scopo del percorso, spiegano dal Comune, è stato quello di fornire ai partecipanti le basi del disegno prospettico ed anatomico per poi approfondire le regole dello storytelling applicato al fumetto, per poter creare un racconto breve ma incisivo che riuscisse a trasmettere le storie, i sogni e le aspettative dei partecipanti.

“È questa una opportunità che è stata data alla popolazione penitenziaria sul nostro territorio e anche alla città di gettare un nuovo ponte verso l’esterno – ha osservato l’assessore Andrea Raspanti – per creare occasioni di frequentazione, anche se mediata e, quindi, di comprensione reciproca maggiore. L’importanza di queste iniziative, che sono iniziative di socializzazione, è quindi fondamentale e lo scopo deve essere quello di moltiplicarle a maggior ragione in un momento in cui la casa circondariale di Livorno sta affrontando un periodo davvero difficile di emergenza”.

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