Ha fatto il giro della Toscana, toccando Livorno, Pisa e Lucca. È stato questo il tour di “Venditori di fumo” libro scritto da Giuliano Pavone (Barney Edizioni), uscito lo scorso 6 novembre. Il volume ripercorre le vicende dell’Iva di Taranto dall’ordinanza di sequestro dell’area a caldo.

La trama – Il sequestro, nel luglio 2012, dell’Ilva di Taranto ha portato all’attenzione nazionale la tragedia silenziosa che si consumava da decenni nella città pugliese. Le ragioni di ambiente e salute hanno dovuto a lungo piegarsi sotto il peso del ricatto occupazionale e di interessi inconfessabili che solo adesso, grazie alle inchieste della magistratura, iniziano a venire alla luce e tutti, dall’industria alla politica, dai sindacati alla stampa, hanno gravi colpe. Attraverso una ricostruzione dettagliata e rigorosa dei fatti, Venditori di fumo racconta la storia e gli scandali di una delle più importanti industrie italiane. In questo libro la puntuale analisi, fin dal suo principio, della storia industriale, sindacale e giudiziaria della siderurgia a Taranto si mescola con il contesto stesso della città che di questi avvenimenti è fondale ma anche attrice protagonista. Una città oggi sospesa fra paure e speranze, fatta di forti contrasti e continui paradossi.

I temi – Quella che troppo spesso viene rappresentata come una semplice vertenza lavorativa è in realtà una vicenda assai più complessa in cui sono in gioco le regole stesse del vivere civile. Una vicenda che per essere compresa ha bisogno di venire raccontata nei fatti e nelle emozioni, nelle cose e nelle persone.

L’autore – Giuliano Pavone (Taranto, 1970), giornalista freelance, vive fra Taranto e Milano. Ha pubblicato una dozzina di libri fra narrativa, saggistica e varia. Il suo romanzo L’eroe dei due mari (Marsilio, 2010), da cui è anche stato tratto un fumetto (Altrinformazione, 2012), ha ottenuto tre diversi riconoscimenti, fra cui il premio Selezione Bancarella Sport.
In quella storia – una commedia sociale a sfondo calcistico – ha fra l’altro affrontato i temi dell’inquinamento e delle morti bianche, anticipando alcuni aspetti mediatici e sociali del caso Ilva.

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