Molto più che semplici cartoline. Piuttosto immagini che sintetizzano il carattere di un territorio che può essere gentile ma anche rude e scontroso, ospitale o scostante. Sono quelle di cui si compone la mostra “Il cielo sopra le terre di Siena”, ospitata nel Chiostro di San Francesco a Chiusi fino al 3 maggio.

La mostra – “Il progetto della mostra nasce dall’omonimo lavoro editoriale “Il cielo sopra le terre di Siena” – spiega Luca Betti, editore e autore delle foto – e propone un percorso tra i territori della nostra provincia catturati da un punto di vista diverso, eccentrico rispetto a chi resta con i piedi puntati al suolo: le fotografie aeree ci mostrano i cambiamenti del territorio, le evoluzioni del paesaggio e delle architetture, il rapporto tra l’uomo e la natura che lo circonda”. I mille piedi, poco più di 304 metri, sono l’altezza minima consentita per sorvolare i centri abitati. Se le moderne tecniche della fotografia consentono maggiore autonomia e velocità, “semplificando” in un certo senso il ruolo del fotografo, per questo tipo di scatti restano fondamentali altri ingredienti: assenza di vertigini, stomaco di ferro e la passione, quella per il volo, ma soprattutto per la bellezza di queste terre.

Diaframmi chiusi – La mostra è inserita all’interno di Diaframmi Chiusi, la seconda edizione di un festival fotografico che nasce con l’intento di mantenere un tema generale di festival libero, così da potere offrire ai visitatori una maggiore ed ampia panoramica su quello che è il vero tema di Diaframmi Chiusi: l’arte della fotografia. Sei giorni di full immersion in un cui il centro storico di Chiusi si pone il prestigioso obiettivo di diventare epicentro della fotografia e importante punto di riferimento per tutti gli appassionati del settore, offrendo un programma ricco di esposizioni, letture portfolio, conversazioni con autori, presentazioni editoriali, lezioni, laboratori pratici, eventi a tema e molto altro ancora.

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