L’Amministrazione Comunale di Isola del Giglio era partita con il piede giusto quando alla fine del 2011 aveva adottato lo strumento urbanistico atteso da troppi anni. Due isole, Giglio e Giannnutri, prive di uno strumento di pianificazione sono due territori che non alimentano la crescita ed il loro sviluppo in termini di risposte da dare ai cittadini. Il Piano strutturale contiene molte novità che si incentrano principalmente sulla tutela delle risorse primarie principali e proprio sulla tutela si basa la protezione di un ambiente così importante attraverso le invarianti strutturali che possono essere considerate come singole risorse territoriali non negoziabili per assicurare livelli ottimali di qualità della vita.
 
«Un risultato storico – ha spiegato il sindaco Sergio Ortelli – che arriva dopo tredici anni di calvario amministrativo. Finalmente dopo un periodo di intenso lavoro, di tavoli provinciali e regionali, di incontri tesi a dare ragione alle giuste aspettative dei cittadini, in modo coeso e condiviso, abbiamo approntato lo strumento urbanistico di cui il Giglio non si poteva più privare e che, senz’altro, costituirà il volano dello sviluppo e punto di partenza per una trasformazione compatibile ed ecosostenibile di Giglio e Giannutri». Il piano intende risolvere, in continuità con le scelte del passato, la questione dello sviluppo alberghiero per ridurre il gap che esiste tra la ricettività non alberghiera e la nuove strutture di qualità per rispondere ad uno standard migliore del mercato turistico. Spazio verrà comunque offerto anche alle strutture esistenti perché potranno ampliare e qualificare l‘offerta turistica. Lo strumento affronta anche il tema della mobilità alternativa attraverso metodi che potranno offrire nuovi modi per collegare le tre frazioni principali. Viene inoltre riaffermata la centralità dell’area di insediamenti produttivi che diventeranno in questo modo distretto produttivo dedicato con la possibilità di insediamento di attività delocalizzate. In generale sono state individuate delle invarianti con l’obiettivo di trovare soluzioni ad alcune criticità come la viabilità allo sbarco dei traghetti e la questione della centrale elettrica. In futuro, con questo nuovo modo di concepire la mobilità, il traffico veicolare all’arrivo e alla partenza dei traghetti potrà così essere decongestionato mediante la creazione di una possibilità di spostamento alternativa a quella tradizionale, mentre la centrale elettrica sarà de localizzata lontana da abitazioni nella zona di insediamenti produttivi.  La creazione di un polo sanitario con servizi annessi e di un polo scolastico si completa la dotazione di infrastrutture per la comunità. In generale il piano strutturale si pone il problema del riequilibrio del territorio salvaguardando nella sua integrità e peculiarità, sia per Giglio che per Giannutri. Infine una particolare attenzione allo sviluppo residenziale per le giovani coppie che decideranno di vivere tutto l’anno sull’Isola.

Articolo precedenteIl Comune diffida il Consorzio di Giannutri dall’interrompere la produzione e distribuzione di energia elettrica
Articolo successivoLa storia unisce Vinsanto e Eiswein, inaugurato il centro di documentazione a Montefollonico