PISTOIA – La Cross di Pistoia, l’unica centrale remota operazioni di soccorso sanitario insieme a Torino, dà i numeri. A partire dai 236 ucraini trasferiti in Polonia.

Nel periodo più complicato della pandemia la Cross ha trasportato 116 pazienti Covid dalle terapie intensive della Lombardia verso la Germania e il il resto d’Italia: altri ventisette, nella seconda fase dell’emergenza, dal Molise. Ha gestito a Piombino, allestendo un ospedale da campo mobile, i contagi a bordo di una nave con oltre mille imbarcati.

L’anno prima, nel 2019, era intervenuta in Albania per il terremoto. Lo stesso ha fatto più di recente in Turchia, a coordinare le squadre sanitarie alla ricerca delle persone rimaste intrappolate nelle macerie da salvare. “Quello della Toscana e di Pistoia è un ottimo esempio da emulare anche altrove, al Nord come al Sud: un vanto e modello organizzativo da studiare, per l’efficienza e la tempestività dimostrata,. Sono qui proprio per rendermi conto di persona ,oltre che per esprimere apprezzamento agli operatori ”, ha commentato il ministro Nello Musemeci alla Protezione Civile. E ancora: “Dobbiamo guardare avanti. In Italia la cultura della prevenzione ha difficoltà ad attecchire. Non dobbiamo lasciare nulla di scontato. Dobbiamo lavorare per prevenire più che intervenire: questo deve essere il primo impegno, a tutti I livelli istituzionali”.

“Quello della Cross è il sistema ella protezione civile della Toscana, considerata un riferimento a livello nazionale e all’avanguardia – ha detto il presidente Eugenio Giani –  Anche il ministro Nello Musumeci ha riconosciuto il grande lavoro che negli anni abbiamo strutturato con il direttore della Cross Piero Paolini insieme agli operatori, esempio vincente per rispondere ai soccorsi in Toscana, in Italia e nel mondo”.

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