PISA – Il ritorno sui banchi di scuola è sempre un momento delicato, carico di attese e inevitabilmente di tensioni, soprattutto per i più piccoli. A stemperare la situazione ci pensa il direttore di Pediatria dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana, Diego Peroni.
“È importante stemperare questo clima – spiega – e il modo migliore per farlo è coinvolgere i bambini nei preparativi: scegliere insieme libri e materiale scolastico, dedicare tempo a parlare delle attese per l’anno che sta per iniziare, riprendere semplici attività come la lettura condivisa”. Piccoli gesti che rendono la ripartenza meno traumatica.
Le strategie cambiano a seconda dell’età. “Nei bimbi in età prescolare – continua – resta centrale il gioco, insieme all’attività fisica e al dialogo costante con mamma e papà. Con gli adolescenti la sfida si fa più complessa, ma l’approccio non deve cambiare nella sostanza: non bisogna smettere di parlarci, rinforzare gli aspetti positivi e affrontare il tema scuola senza ansia”.
Fondamentale poi resta l’attività fisica, per la quale il primario sottolinea che: “Non serve puntare all’agonismo: basta un’attività che piaccia davvero al ragazzo, che sia sport, danza, musica o persino scrittura. L’importante è avere uno spazio personale oltre la scuola. L’attività aerobica ossigena i tessuti, sostiene lo sviluppo e protegge da una vita sedentaria, ben più rischiosa quando associata a tv e merendine”.
Proprio l’alimentazione è un pilastro per affrontare il rientro con energia. “Via libera a cibi semplici e naturali come frutta, verdura, latte, pane e marmellata, fibre che rafforzano il sistema immunitario. Da bandire – sottolinea Peroni – gli ultraprocessati, come merendine e snack confezionati, responsabili di aumentare lo stress ossidativo. Una spremuta d’arancia fresca resta preferibile a un succo industriale, povero di vitamine. Anche la merenda a scuola può trasformarsi in un’occasione educativa: frutta di stagione o un panino con marmellata, variando i colori della frutta per renderla un gioco. Ogni colore, infatti, porta benefici diversi”.
Con l’autunno arrivano inevitabili i malanni di stagione. Niente allarmismi: “la maggior parte – continua il primario di pediatria Aoup – delle infezioni sono virali e si risolvono facilmente. La prevenzione, comunque, inizia a tavola, con vitamine C, D, E e del gruppo B contenute in frutta e verdura”. Poi ci sono i gesti quotidiani che aiutano: “Lavaggi nasali la sera, un bagno caldo al rientro che stimola le difese, e naturalmente le vaccinazioni, a partire da quella antinfluenzale, per le quali vale la regola di rispettare il calendario vaccinale. Prima del rientro – aggiunge -, è bene programmare controlli pediatrici, non sottovalutare sintomi precoci come una tosse persistente e valutare con il medico l’uso di immunostimolanti per chi in passato ha sofferto di malanni seri: se assunti in via preventiva possono ridurre l’incidenza e l’impatto delle patologie respiratorie, che rappresentano i due terzi delle malattie da scuola”.
C’è poi un aspetto che spesso si trascura ma che è altrettanto decisivo: il sonno. La quantità e la qualità del riposo influenzano la concentrazione, l’umore e le difese immunitarie. “Se manca, i bambini non carburano – avverte Peroni – diventano irritabili e più fragili di fronte a virus e batteri”. La regola è ridurre l’iperattività serale e dunque: “Limitare l’uso di tablet, cellulari e per gli adolescenti, anche se difficile, i social prima di dormire. Un consiglio pratico: spegnete la tv a cena e trasformate quel momento in dialogo familiare. Un gesto semplice che crea serenità, rafforza il legame con i figli e, non di rado, rivela se c’è qualche problema nascosto”.