FIRENZE – La caccia va avanti. Il Tar della Toscana ha respinto la richiesta di sospensione del Calendario venatorio regionale toscano 2022-2023 proposta dalle associazioni ambientaliste e animaliste.

Nella sentenza è stato riconosciuto che le determinazioni contenute nel calendario sono frutto di un’articolata istruttoria e sono supportate da una puntuale motivazione. Il ricorso era stato presentato da Lipu, Wwf, Enpa, Lav e Lac. Soddisfazione è stata espressa da Federcaccia “per questa decisione che riconferma la correttezza degli atti della Regione, e le scelte da noi condivise nella redazione del calendario venatorio toscano”, mentre la Regione ha appreso l’esito della sentenza con la cautela imposta dalla natura provvisoria del provvedimento.

Le associazioni nella loro istruttoria si erano basate sulle rivelazioni di Ispra. Il Tar, a questo proposito, ha evidenziato che “oltre a basarsi su studi condotti ad ampio raggio”, i dati impiegati “non risultano del tutto pacifici; vi sono infatti discordanze” tra stato e stato a seconda della diversa collocazione geografica.

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