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LIVORNO – Il celebre mensile satirico Il Vernacoliere ha annunciato oggi, tramite un lungo messaggio pubblicato sulla propria pagina Facebook, la sospensione delle pubblicazioni dopo l’uscita del numero di novembre.

Il messaggio, firmato da Mario Cardinali editore srl, riporta le parole del fondatore e storico direttore Mario Cardinali, che ha rivolto un saluto e un ringraziamento ai collaboratori nel segno della “libera dissacrante irriverenza” che ha sempre caratterizzato la testata.

Con una lettera dal tono schietto e ironico, Cardinali ha dichiarato: «O cari anzi carissimi collaboratori, o sparpagliata truppa d’eccelse firme del vignettare in satira mordace e d’altrettanto saettare in invettive scritte, o ultimi giapponesi d’una resistenza che ora la chiaman resilienza e ‘un ci si capisce più nulla nemmen lì, ascoltate! No, non è Trump che vi parla, e neanche la Meloni. Son io, il Vernacoliere! Che nuntia vobis dolorem magnum, anzi magnissimo».

Cardinali, quasi novantenne, ha spiegato di sentirsi “un po’ stanchino” dopo 65 anni alla guida del giornale e ha scelto di mettere una pausa alle pubblicazioni prima di “cominciare a perdere i pezzi”. Ha espresso la speranza di poter tornare a pubblicare in futuro, sottolineando la presenza di giovani talenti pronti a portare avanti la tradizione satirica del Vernacoliere, riconosciuta non solo in Italia ma anche in Europa per la sua longevità.

Il messaggio si conclude con un ringraziamento speciale a tutti i collaboratori e con un ricordo affettuoso di Umberto, fratello di Cardinali e per più di trent’anni anima della diffusione del giornale.

Sull’argomento è intervenuto anche il presidente regionale Eugenio Giani: “Telefonerò a Cardinali, gli chiederò un incontro per capire se, nell’ambito delle rispettive competenze, possiamo fare qualcosa per sostenerlo, o per capire qual è il suo progetto, anche se questo significa magari sospendere per un po’ di tempo”.

Secondo Giani, che ha parlato a margine degli Stati Generali della Cultura 2025 oggi a Firenze, il Vernacoliere “è un pezzo fondamentale della cultura toscana“, ed è “qualcosa di straordinario che dà un senso di identità livornese, ma poi tutta toscana: poche volte come sul Vernacoliere noi troviamo quelle battute, quell’ironia, quel sarcasmo, per cui siamo in qualche modo caratterizzati in tutto il mondo”.