FIRENZE – Una data destinata a diventare centrale nella storia dell’Italia repubblicana. Il 25 settembre, il giorno che ha sancito la possibilità per Giorgia Meloni di diventare la prima donna premier, e anche spostato l’asse del Paese a destra.

Quell’occasione è stata analizzata a fondo dall’Osservatorio elettorale della Regione. Ne è nato un documento di oltre 50 pagine. Si parte dall’affluenza, 63,8%, mai così bassa in Italia, e anche in Toscana, 69,7%. Si arriva a guardare ai singoli schieramenti. Non solo le oscillazioni rispetto all’ultima tornata, ma un confronto ad ampio spettro fino al 2006.

Il risultato è una tenuta sostanziale del centrodestra, al di là delle singole variazioni, mentre il centrosinistra, abituato per decenni a dominare, ha perso via via terreno. Minato da nuove forze che ambiscono a quell’elettorato, e da una tendenza già consolidata in ambito amministrativo, dove la coalizione di centrodestra ha saputo conquistare di volta in volta tutte le roccaforti della sinistra, fatta eccezione per Firenze. Un caso a parte è quello di Livorno, dove il centrosinistra ha ceduto al M5S.

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