Immagini perdute, ritrovate e cristallizzate su carta, visioni surreali, inquietanti, oniriche. Tutto questo è “DAVID LYNCH. Lost Visions. L’indiscreto fascino dello sguardo” la mostra visitabile a Lucca fino al 9 novembre realizzata in onore al regista che sarà ospite della decima edizione del Lucca Film Festival in programma dal 28 settembre al 3 ottobre.

Lost images – La mostra a cura di Alessandro Romanini, sarà dedicata all’inedita attività di fotografo e litografo del regista americano, nato a Missoula nel 1946. Lost Images sono immagini perdute, ritrovate e qui cristallizzate su carta, visioni surreali, inquietanti, oniriche, superstrade dimenticate sulle quali lo sguardo ripercorre i sentieri perturbanti prodotti dall’universo creativo di Lynch. Visioni e temi ricorrenti che hanno caratterizzato i suoi film più famosi, da Eraserhead a The Elephant Man, da Velluto Blu a Cuore Selvaggio, Lost Highway, Mulholland Drive, per citarne solo alcuni. La mostra raccoglie oltre un centinaio di opere dell’artista: le due serie fotografiche in bianco e nero di grande e medio formato, Small Stories in versione completa e Women and Machines, e una suite di litografie realizzate a partire dal 2007, lavori in gran parte esposti per la prima volta in Italia.

L’universo lynchiano –
La mostra ospitata a Lucca abbina temi ricorrenti dell’universo lynchiano. Small Stories è un compendio delle visioni e degli incubi che hanno costellato nell’arco di oltre 45 anni la sua attività cinematografica. Qui, più che in altre serie, Lynch ha reso omaggio agli artisti del movimento surrealista. Troviamo riferimenti a Georges Méliès e ai suoi effetti speciali, reminiscenze di Magritte ma anche tracce di Dali. La serie Women and Machines presenta invece la figura femminile nel suo potere evocativo, valorizzata nel suo elemento creatore e vista nel suo versante ammaliante. Le 16 fotografie che costituiscono la serie sono state scattate nell’autunno-inverno 2013 nell’atelier Idem di Parigi, dove da oltre un secolo sono prodotte litografie dei più grandi maestri dell’arte del XX secolo, da Picasso a Braque, da Matisse a Chagall. Sarà presentato anche un documentario, Idem Paris, realizzato dallo stesso Lynch e dedicato al famoso atelier.

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