carcere-arezzoIl Tribunale del riesame di Firenze ha respinto il ricorso presentato dall’avvocato lucchese Marco Treggi per il ritorno in libertà o in alternativa ai domiciliari del vigilante di origine napoletana (ma residente ad Arezzo) scomparso l’11 luglio scorso con oro per un valore di 4 milioni di euro ed attualmente in carcere ad Arezzo.

La vicenda L’uomo era tornato una settimana dopo presentandosi alla caserma dei Carabinieri di Lucca a mani vuote senza dare spiegazioni circa la fine dell’oro trafugato ed era stato arrestato dai carabinieri di Arezzo due giorni dopo. La guardia giurata era sparita alle 16,30 dell’11 luglio, nei pressi della rotatoria di Badia al Pino alle porte di Arezzo. Insieme a un collega stava facendo il giro delle aziende orafe per recuperare il metallo prezioso da portare poi nel caveau dell’azienda di cui era dipendente.

Licenziato il collega Quando il collega stava facendo l’ultimo carico, il vigilante era sparito con il furgone, ritrovato di lì a poco vuoto. L’uomo è accusato di furto aggravato. Nel frattempo la ditta ha licenziato anche il collega che ha già annunciato il ricorso al giudice del lavoro in quanto parte lesa nella vicenda.

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