FIRENZE – La vicenda che coinvolge Cristina Manetti, ex capo di gabinetto del presidente della Toscana ed ora assessore regionale alla cultura, continua a suscitare polemiche politiche.
Il 13 ottobre scorso, Manetti è stata multata per una presunta infrazione su una corsia dell’autostrada A11, con conseguente sospensione della patente. A intervenire sulla questione è stato il presidente della Regione, Eugenio Giani, che davanti al Consiglio regionale ha definito la vicenda «piena di strumentalizzazioni politiche» e ha invitato a non montare un caso su una semplice infrazione.
Giani ha chiarito che la Manetti non ha percorso la corsia d’emergenza, come sostenuto dai consiglieri di Fratelli d’Italia, ma la corsia d’accelerazione, contraddistinta da linea tratteggiata. Ha spiegato inoltre di essere intervenuto in forma personale per sincerarsi delle condizioni di salute dell’assessore, trovandola assistita dai sanitari sul posto.
«La multa è stata pagata, i punti decurtati sono dieci e per due mesi la dottoressa Manetti non guiderà» ha dichiarato Giani. «Di cosa si dovrebbe parlare se non di questo? È evidente che questo caso viene strumentalizzato politicamente».
Nel corso della seduta, il presidente ha sottolineato le discrepanze nel contenuto dell’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia, evidenziando che la corsia indicata come d’emergenza è in realtà una corsia d’accelerazione. «È chiaro che si stia cercando di gonfiare un caso sulla base di elementi sbagliati» ha aggiunto.
La replica dell’opposizione non si è fatta attendere. Alessandro Tomasi, portavoce di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha accusato la Regione di aver danneggiato l’immagine delle istituzioni e chiesto chiarimenti approfonditi. «Il presidente Giani è andato dal prefetto nel giorno delle elezioni accompagnato proprio dal capo di gabinetto. Sono domande che i cittadini si pongono» ha affermato Tomasi, senza risparmiare critiche anche nei confronti dell’informazione: ha espresso solidarietà al quotidiano Il Tirreno per la difficoltà incontrata nel dare notizia completa della vicenda, denunciata da gran parte della redazione.







