C’è qualcosa di stonato nel processo che sta portando alla nascita della nuova giunta regionale della Toscana. Quello cui abbiamo assistito ieri, dalla sede del Consiglio regionale, dobbiamo ammetterlo, non è stato uno spettacolo edificante.

Un mese per decidere chi dovrà assumersi la responsabilità di guidare la regione per i prossimi cinque anni e ancora siamo ‘a caro babbo’: si chiedono due giorni in più, mancano le deleghe, manca il nome di un assessore, si pensa già a modificare la legge regionale per aggiungere il nono assessore. Legittimo, per carità, che la politica si prenda i suoi tempi per fare sintesi; legittimo che i partiti discutano e si confrontino. Ma allora è anche legittimo sostenere che le correnti nel Partito democratico, nonostante la netta affermazione elettorale, siano più che in movimento; legittimo sostenere che Matteo Renzi con il suo 4%, sta tenendo in scacco il Pd e che Eugenio Giani rischia di uscirne già con le ossa rotta ben prima di cominciare il suo mandato. Una situazione che, tuttavia, rischia di mostrare in due aspetti tutta la debolezza di una regione, quella Toscana, abituata in questi ultimi anni all’uomo (quasi) solo al comando. La calma (apparente) con cui la politica sta affrontando la costituzione della nuova giunta, del resto, cozza in modo evidente con un’emergenza sanitaria che non è mai terminata e che ogni giorno si fa sempre più minacciosa. In questo mese di discussione, verrebbe da domandarsi, chi sta prendendo le decisioni? Con chi si sono confrontati i dirigenti della sanità? Siamo sicuri, con i contagi in aumento, di aver avuto un’istituzione pronta a rispondere in modo puntuale all’emergenza. Tutti dubbi motivati per rimanere sul campo della legittimità. C’è infine un ultimo aspetto ma non meno importante. Siamo sicuri che l’aver presentato una squadra di persone senza deleghe sia il miglior biglietto da visita per un’amministrazione regionale? Le persone al di là delle competenze, in cui tutti sono buoni per fare tutto. O saremo governati da una squadra di supereroi o forse sarà il caso di chiarire quanto prima ruoli e competenze. Ne va della credibilità della nostra regione.

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