di Marco Buselli

Proteste sui social, da parte di genitori di studenti e di singoli cittadini, per quanto accaduto lunedì mattina a Ponteginori (Montecatini Val di Cecina). Il bus sostitutivo del treno per la corsa Saline di Volterra – Cecina delle 7:06, si è trovato da solo, col generarsi di un conseguente disservizio per i giovani pendolari, alla fermata di Ponteginori. Alle 7:15 così, il pullman non ha potuto far salire gli studenti diretti verso Cecina, in quanto già al completo.

Preoccupazione e malcontento Mentre non si capisce o meno se era previsto che si dovesse attivare un secondo bus, tra le famiglie degli studenti già serpeggia la preoccupazione ed il malcontento per problematiche emerse, che sarebbero state perfettamente evitabili in presenza del normale servizio ferroviario da poco sospeso sulla tratta Cecina – Saline di Volterra. Alcuni commenti sui social, evidenziano tra l’altro, che probabilmente proprio il treno sarebbe stato più adatto, come mezzo di trasporto, per garantire il distanziamento sociale nell’era del Covid. Intanto da Trenitalia ancora nessuna risposta ufficiale alla lettera inviata da SOS Volterra, cui si è appena aggiunta, con l’intenzione di chiedere un incontro urgente, anche la Pro Loco di Saline di Volterra. Silenzio anche da parte della Regione, i cui rappresentanti sono peraltro ancora in fase di insediamento. La “patata bollente” probabilmente arriverà presto sul tavolo del nuovo assessore al trasporto pubblico locale della Regione Toscana, che non è stato ancora nominato.

Ciclovia al posto dei binari? Parole contrarie allo smantellamento del servizio ferroviario sono state espresse sui social anche dal Presidente dell’assemblea dei Soci della Fondazione CRV Alessandro Furiesi, mentre tra le prese di posizione politiche, dopo quella di Matteo Bagnoli di Fratelli d’Italia, c’è stata l’uscita del movimento civico “Per Volterra”, entrambe finalizzate al ripristino ed al rilancio della funzione della tratta ferroviaria. Il tema alimenta il dibattito nel Volterrano ed in Val di Cecina, anche fra chi pensa che sia un grave errore aver soppresso il treno, mentre c’è pure chi invoca la realizzazione di una ciclovia al posto dei binari. Ipotesi che potrebbe tranquillamente aver luogo in parallelo, rispetto all’asse ferroviario, senza necessariamente eliminare in via definitiva un’infrastuttura che può avere, oltre a rappresentare un servizio per il trasporto passeggeri, un interesse turistico ed un valore strategico legato al trasporto merci su ferro, andando a creare un collegamento coi porti di Livorno e di Piombino, come già evidenziato da Università di Pisa, Firenze e Siena, in un convegno di qualche anno fa, svoltosi nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo dei Priori a Volterra. Un forte malumore arriva anche dal territorio, nei confronti della decisione di sopprimere la tratta, che sta già creando disagi concreti. Il sindaco di Montecatini Sandro Cerri ha detto che il territorio non è neanche stato avvertito di questa decisione, mentre il sindaco di Castelnuovo Val di Cecina Alberto Ferrini chiosa affermando che «la chiusura della tratta ferroviaria è un altro segno evidente che conferma il disinteresse per il nostro territorio, assolutamente dimenticato dal punto di vista infrastrutturale»

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