FIRENZE – Tra settembre e novembre in Toscana si profila una forte carenza di personale qualificato, con oltre 44.000 posti di lavoro che rischiano di rimanere scoperti.
Lo rivela il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, elaborato da Unioncamere e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, secondo cui nella regione sono previste 91.970 nuove offerte di lavoro, ma quasi la metà dei profili richiesti, il 48,1%, risulta di difficile reperimento fin da settembre.
La situazione interessa non solo figure professionali di base, ma anche ruoli specializzati. In particolare, la provincia di Firenze vede un aumento significativo delle opportunità di lavoro: a settembre sono 12.170 le posizioni aperte, più del doppio rispetto alle 5.570 offerte di agosto, posizione che colloca la provincia nella top ten nazionale per crescita. Cresce anche la qualità dell’occupazione offerta: il 41,3% dei posti riguarda profili specializzati come tecnici, operai specializzati, conduttori di impianti e dirigenti, rispetto al 32,9% del mese precedente.
Un dato emblematico emerge da una recente indagine dell’Institute of Applied Economic Research, ampiamente riportata dalla stampa. Se da un lato le piccole e medie imprese non riescono a trovare le figure professionali necessarie, dall’altro il 62% dei giovani intervistati manifesta la volontà di lavorare proprio in queste aziende territoriali.
Il problema non è dunque il disinteresse, ma la mancanza di competenze adeguate per accedere a queste professioni, sottolineando l’importanza di investire nella formazione specializzata.