camper_3.jpgAppello al governo per dare una boccata di ossigeno alla filiera del camper e caravanning. A lanciarlo chiedendo un intervento per incentivare la rottamazione è la Regione Toscana attraverso l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini che oggi ha inviato una lettera al vice ministro dello sviluppo economico.

Fra Firenze e Siena l’80% della produzione nazionale La proposta, come sottolinea l’assessore nella sua lettera, contribuirebbe a stimolare una rapida ripresa dell’intera filiera, dalla produzione e distribuzione alla vendita. Nel chiedere attenzione alle esigenze di un settore che da sempre esprime potenzialità e rappresenta un’eccellenza a livello toscano e nazionale, l’assessore fa il punto sulla grave crisi che negli ultimi anni l’ha investito. In Toscana, si legge nella lettera, l’industria del camper è da oltre 30 anni caposaldo del distretto della Valdelsa, l’area fra Firenze e Siena dove si concentra l’80% della produzione nazionale. Dopo oltre due decenni di ininterrotta crescita del mercato, con significativi incrementi del fatturato e dell’occupazione, il caravanning italiano ha registrato dal 2007 una drammatica inversione di tendenza, con una vertiginosa flessione, che ha visto scendere il numero di autocaravan immatricolati dalle circa 15 mila alle 3.763 unità (-75%) ed una riduzione degli addetti da 1.700 a 1.300.

Forti contrazioni nei volumi di vendita Nonostante le difficoltà, la qualità del camper made in Italy resta ancora particolarmente apprezzata, l’Italia continua a essere il terzo produttore europeo di camper, generando un fatturato di circa 500 milioni di euro. Ma la drastica riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, la sempre maggiore difficoltà di accesso al credito, al consumo, l’aumento dell’IVA e, non ultimo, l’incremento dei prezzi del carburante, hanno comportato forti contrazioni dei volumi di vendita. In questo scenario preoccupante le associazioni dei produttori e degli utenti stanno avanzando al Governo la proposta di un intervento finalizzato all’incentivazione della rottamazione come unica azione mirata in grado di dare un aiuto al settore. Un aiuto in sintonia con gli sforzi del governo per favorire la ripresa economica, attraverso la valorizzazione delle eccellenze.

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