palio zoccoliL’inciampo sugli arti del cavallo che la precedeva alla prima curva di San Martino le è stato fatale. Periclea, cavalla di 7 anni all’esordio sul tufo di Piazza del Campo, si è fratturata l’anteriore destro durante le batterie per la tratta del Palio di Siena ed è stata immeditamente trasportata alla clinica veterinaria “Il Ceppo” dove, dopo attenta valutazone clinica, è stata sottoposta ad eutanasia. A nulla sono valse le cure immediate, le condizioni della cavalla sono apparse fin da subito gravi e complicate dalla rovinosa caduta. «L’incidente è da attribuire ad una fatalità non preventivabile; al cavallo è stata diagnosticata una frattura di radio e ulna la cui complessità ha indotto il chirurgo, dopo attenta valutazione, a non tentare la riduzione della lesione » ha spiegato il veterinario Guido Castellano del Comune di Siena.

Lav: «Una delle manifestazioni più pericolose in assoluto» La morte di Periclea ha nuovamente riacceso le polemiche intorno al Palio di Siena definito dalla Lav «una delle manifestazioni più pericolose in assoluto» con «circa 50 cavalli morti dal 1970 ad oggi, senza contare quelli di cui non si è mai avuta notizia». Secondo gli animalisti l’incidente odierno sarebbe «la dimostrazione che a nulla possono valere le misure di sicurezza introdotte dall’Ordinanza del ministero della Salute e predisposte già dallo stesso regolamento del palio». «E’ davvero un’indecenza che ancora oggi nel nostro paese si spacci questo macello a cielo aperto come un evento culturale, addirittura trasmesso in diretta, quando invece dovrebbe essere abolito» prosegue in una nota la Lav che conclude: «lo spettacolo, come sempre, continuerà. Tanto è morto solo un animale, quegli stessi animali che i senesi dicono di amare». Il partito Animalista europeo diretto dall’avvocato Alessio Cugini del foro di Roma ha inviato un atto di significazione e diffida al Prefetto di Siena ed al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, «affinché intervengano subito – spiega una nota – per ordinare la sospensione di tutte le successive corse».

Brambilla: «Palio va abolito» «Non mi stancherò mai di ripetere ciò che vado dicendo da anni. Il Palio di Siena è una manifestazione pericolosissima per i cavalli. Non ci sono misure di sicurezza che tengano: va abolito e basta» ha tuonato invece Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, che da Ministro del Turismo si era opposta all’inserimento del Palio nella lista dei candidati italiani da presentare alla commissione Unesco per il riconoscimento del titolo di “Patrimonio dell’umanità”.

7 cavalli morti dal 2000 ad oggi Dal 2000 ad oggi, dopo l’incidente a Periclea, sono stati 7 i cavalli abbattuti a seguito di infortuni durante il Palio di Siena. L’ultimo caso in ordine temporale era stato quello del cavallo Messi nel luglio del 2011 infortunatosi durante una prova.

Enpa: «Una morte annunciata» «Quando una manifestazione viene funestata da ben sette morti in quindici anni, con una tragica media di un decesso ogni due anni, non si può parlare parlare nè di incidenti nè di tragiche fatalità: per questo il dramma che ha avuto come involontaria protagonista la cavalla Periclea, abbattuta dopo essere rimasta gravemente ferita durante le batterie del Palio di Siena, rappresenta una morte annunciata. Di più: un evento probabile, almeno stando alla tragica casistica dell’ultimo quindicennio». Lo dice Carla Rocchi presidente nazionale di Enpa: «A questo punto ogni scusa è inutile, ogni manifestazione di cordoglio è ipocrita e insopportabile: il minimo che si possa fare è fermare il Palio». L’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), si legge nella nota, ha attivato il proprio ufficio legale che promuoverà ogni opportuna iniziativa tesa ad accertare che in questa situazione siano state rispettate tutte le norme del nostro Paese. «Siamo sinceramente stufi di vedere a Siena il finto cordoglio e stupore come se fosse la prima volta: la morte di animali è una costante, messa in conto e dimenticata qualche ora dopo, perché ciò che conta è la rozza e primitiva isteria dietro il palio. Per conquistare ciò che è poco più di un canovaccio, si rimane in attesa della prossima vittima sacrificale di questo rito pagano e retrogrado di cui solo gli animali pagano il fio, mentre fantini milionari e contrade fanatiche considerano degno di attenzione solo il cavallo che vince», commenta il coordinatore regionale Enpa Toscana, e presidente del Consiglio nazionale dell’associazione, Marco Bravi.

L’assegnazione dei cavalli e le monte La notizia dell’abbattimento di Periclea si è diffusa poco dopo l’assegnazione dei cavalli alle 10 contrade che correranno il Palio del 2 luglio. La sorte ha baciato Nicchio, Torre e Oca a cui sono andati 3 cavalli già vittoriosi, rispettivamente Occolè, Morosita Prima e Oppio. Il cavallo Roba e Macos è andato alla Civetta, Osama Bin all’Onda, Mississippi al Leocorno, Mocambo alla Tartuca, Quit Gold alla Selva, Quintiliano alla Pantera e Porto Alabe al Valdimontone. Nel pomeriggio sono andate delineandosi le accoppiate con i fantini: Andrea Mari detto ‘Brio’ nella Torre, Giovanni Atzeni ‘Tittia’ nel Nicchio, Valter Pusceddu ‘Bighino’ nella Civetta, Massimo Columbu ‘Veleno II’ nel Valdimontone, Elias Mannucci nel Leocorno, Francesco Caria ‘Tremendo’ nell’Oca, Jonatan Bartoletti ‘Scompiglio’ nella Pantera, Gigi Bruschelli ‘Trecciolino’ nella Selva, Alberto Ricceri ‘Salasso’ nell’Onda e Carlo Sanna ‘Brigante’ nella Tartuca. Con queste accoppiate cavallo – fantino le contrade si sono presentate al canape per la prima prova vinta dalla Civetta.

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