Sadam Zuccherificio JesiLa mega centrale a biomasse di Castiglion Fiorentino non si farà. Il Consiglio di Stato ha infatti rigettato il ricorso di Powercrop, condannando l’azienda alle spese processuali. Si chiude così una vicenda lunga e travagliata per Castiglion Fiorentino e per l’intera Valdichiana, i cui sindaci, e non solo, si sono sempre espressi in modo negativo nei confronti del progetto di Powercrop. L’ultimo step, appunto, è stata la sentenza del Consiglio di Stato. Le motivazioni della sentenza vanno dalla inidoneità dell’area Cà Bittoni ad ospitare la centrale, fino all’insussistenza dei presupposti che volevano classificare quest’area come «degradata», passando dalla correttezza del procedimento amministrativo che ha condotto al giudizio negativo di compatibilità ambientale.

Il sindaco di Castiglion Fiorentino
Il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli

Il sindaco Agnelli (Castiglion Fiorentino): «Ora ragioniamo sulla vera riconversione» Il Comune di Castiglion Fiorentino e la Provincia di Arezzo, insieme agli altri sindaci della vallata e alle associazioni ambientaliste, esulta.  «Sono molto felice di questa sentenza – dichiara il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli – Dimostra che la scelta coraggiosa e difficile fatta da questo Comune, di  perseguire con impegno questo risultato attraverso le vie legali, ha dato i suoi frutti. Mi viene da dire che il difficile arriva adesso, che dobbiamo ragionare sulla vera riconversione dell’ex zuccherificio. Ma intanto questo risultato, insieme all’uscita dal dissesto proclamata nei giorni scorsi, rappresenta un momento importante per il comune di Castiglion Fiorentino. Due situazioni che in campagna elettorale avevamo portato come priorità, e finalmente eccoci con i  risultati».

Il sindaco di Cortona Francesca Basanieri
Il sindaco di Cortona Francesca Basanieri

Il sindaco Basanieri (Cortona): «Vince tutto il territorio» Ad Agnelli fa eco il sindaco di Cortona, Francesca Basanieri: «Ottima notizia per la Valdichiana. Vince tutto un territorio con la sua vocazione agricola e turistico ricettiva. Adesso avanti tutta con i progetti condivisi di vallata. Coinvolgeremo tutte le associazioni di categoria e sindacati, cercando di fare in modo che i primi ad essere occupati nei nuovi progetti siano proprio coloro che da questa vicenda hanno subito più di tutti, ovvero i lavoratori ex Sadam e le loro famiglie».

striscione biomasseLa delusione degli operai: «Le sentenze si rispettano, ma non siamo contenti» E proprio gli operai dello zuccherificio, rimasti senza lavoro, speravano che il progetto Powercrop potesse ridare loro nuova speranza.  «Come si dice? Le sentenze si rispettano, e così faremo noi, anche se ovviamente non siamo contenti – commenta Antonello Brocchi, operaio ex Sadam adesso in mobilità con altri 34 colleghi – D’altronde se il Consiglio di Stato ha deciso così avrà avuto i suoi motivi, forse qualcosa che non andava nel progetto c’era davvero. Quello che mi chiedo è perché si parli tanto di energie rinnovabili e di sostenibilità e poi, un progetto con queste caratteristiche viene bocciato. C’è anche da dire che, in caso la sentenza fosse stata a favore di Powercrop, non è detto che tutto si sarebbe risolto. Da 7 anni aspettiamo un Decreto Incentivi, ma ancora non se ne è visto la forma. Questo significa che molte aziende, pur avendo le autorizzazioni, possono decidere di non lavorare perché non gli conviene. Lo stesso ragionamento avrebbe potuto farlo Powercrop».

 

 

 

 

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