SIENA – Nella Toscana che corre a grande velocità verso le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre, i sindacati hanno messo al centro dell’agenda elettorale la vertenza Beko, lo stabilimento di elettrodomestici di Siena che rischia la chiusura entro fine anno, lasciando a casa 299 famiglie.
Un confronto diretto tra i principali candidati alla presidenza della Regione: Eugenio Giani, il governatore uscente del centrosinistra; Alessandro Tomasi, il sindaco di Pistoia che guida il centrodestra; e Antonella Bundu, la voce della sinistra con Toscana Rossa.
La crisi di Beko hanno ricordato i sidacati non può essere esclusa dal dibattito politico”, auspicando un piano di reindustrializzazione concreto per il sito senese. Invitalia ha ormai avviato la procedura per rilevare l’immobile, sul tavolo l’advisor ha per il momento dieci aziende interessate alla reindustrializzazione e al ministero e’ stata siglata un’intesa storica per la cassa integrazione degli operai ma il futuro dei posti di lavoro resta in bilico.
Tra le offerte sul tavolo – come ha fatto sapere il presidente Giani – ci sono aziende dei settori dei rifiuti elettronici a aziende per il data center, fino ad imprese attive nel settore degli impianti per la catena del freddo per il biomedicale.







