«Sollicciano l’altro ieri dopo le piogge sembrava un luogo da terzo mondo, con acqua che scendeva dalle pareti e dalle intercapedini e allagamenti nei corridoi, nelle sezioni e celle, nella mensa degli agenti e nella caserma, mentre la portineria è stata allagata. I soliti problemi atavici di una struttura lasciata all’abbandono con un muro di cinta e altre parti ancora pericolose e pericolanti anche sotto il profilo della sicurezza». Lo afferma il segretario regionale della Uil-Pa Eleuterio Grieco.

«Carcere che tortura la dignità umana» «Ormai tutti sono venuti a visitare, da liberi, il carcere di Sollicciano – aggiunge Grieco in una nota -, tutti conoscono la realtà di un penitenziario che ‘tortura la dignità umana’ dei detenuti, dei poliziotti, degli infermieri, dei medici, degli educatori degli insegnanti e di quanti ve ne accedono a vario titolo, per le gravissime condizioni strutturali, di fatiscenza e di insalubrità in cui versa il penitenziario, ma sembra che nessuna autorità finanche quella giudiziaria dia segnali immediati e concreti per cambiare lo stato delle cose». Per Grieco, «Sollicciano è vergognoso, abbandonato al suo crudele destino fatto di una indifferenza e passività istituzionale che fa paura. Il direttore titolare da mesi è sostanzialmente assente, uno dei vice direttori è stato trasferito a Roma, manca sia il comandante titolare che i due vice comandanti, e manca personale amministrativo. Per non parlare della carenza di fondi sui vari capitoli di bilancio e la fatiscenza di mezzi e strumenti».

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