SIENA – Si consolida la vocazione del Santa Maria della Scala con nuovi eventi che arricchiscono la sua offerta culturale e l’apertura di spazi museali. Situazioni che si incontrano con la mostra fotografica ‘Vivian Maier, The Self-Portrait and its Double’, a cura di Anne Morin (diChroma photography) e Loredana De Pace. ospitata nei locali della cosiddetta Corticella.

«Con questo evento – ha detto il sindaco Luigi De Mossi –, apriamo le porte del Santa Maria della Scala a un’artista di livello internazionale, e inauguriamo i nuovi spazi della Corticella. Si è  conclusa una seconda parte, dopo quella relativa all’antincendio, di recupero, riqualificazione e rivitalizzazione del Santa Maria della Scala. Tutto questo vuol dire un altro obiettivo raggiunto da questa amministrazione, con un cantiere concluso e uno spazio utilizzabile destinato a mostra. Un lavoro di recupero e restauro che, realizzato con grande dedizione dei nostri dipendenti, restituisce alla comunità quello che era uno snodo dei percorsi all’interno del Vecchio Spedale. Mi piace pensare che questo punto di convergenza di uomini e merci, arrivati dalla strada coperta e dalla sovrastante, conosciuto come ‘porta dei vetturali’, adesso sia un vero snodo culturale del Santa Maria della Scala. In continuità con questo cantiere, prosegue velocemente quello relativo alla strada interna: un progetto importantissimo per il Vecchio Spedale che consentirà di restituire un altro spazio alla città».

La coincidenza dei due eventi richiama anche il tema del doppio, ‘double’, presente negli scatti di Miss Viv, icona mondiale della street photography. L’esposizione racconta l’attività delle tata-fotografa attraverso immagini in bianco e nero e a colori; lo speciale allestimento ha inserito nel particolare complesso architettonico valorizzandone le caratteristiche. «Come Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala – ha commentato la presidente Lucia Cresti -, abbiamo accolto con molto interesse la proposta. Non ci poteva essere occasione migliore di inaugurare i nuovi Magazzini della Corticella se non quella della mostra delle uniche fotografie, 93 autoritratti firmati da Vivian Maier anch’esse ritrovati, per accompagnare i visitatori alla riscoperta, dopo il lungo restauro, della splendida corte trecentesca. Amplia l’offerta espositiva del museo: deve sempre di più essere una realtà dinamica, aperta a tutte le espressioni della creatività e dell’arte».

Uno scenario sensibile aumenta il valore dell’iniziativa. «La mostra arricchisce il calendario degli eventi del Natale di Siena in cui l’amministrazione ha deciso di puntare fortemente sull’arte – ha osservato l’assessore alla cultura Pasquale Colella Albino –. Completa un percorso di eventi per le festività natalizie programmati al Santa Maria della Scala, già iniziato con la mostra di Lodola e la grande ‘Arte senese’ coprogettata da Fondazione Mps, Vernice Progetti e Opera. Ospitare le immagini dell’icona mondiale della street photography è per Siena orgoglio e soddisfazione: aggiungiamo un altro tassello di valore assoluto, rimasto peraltro sconosciuto fino al 2007. Cioè, la valorizzazione dell’uso della fotografia come conoscenza di sé, per una storia, quella di questa artista, ricca di curiosità e ancora da scoprire. Penso agli autoritratti: testimoniano la sua capacità di guardare al futuro, fra semplicità e profondità di espressione, testimonianze della sua arte fotografica».

L’immenso patrimonio fotografico di Vivian Maier, venuto alla luce per puro caso grazie al fortuito ritrovamento da parte del giornalista americano John Maloof, ci trasporta fra le strade e di fronte alla gente delle metropoli statunitensi, a scoprire il mondo dell’infanzia che lei conosceva molto bene, e in particolare a conoscere Miss Viv. Uno specchio, una vetrina o la borchia del cerchione di un’auto utilizzati per raccontare il mondo: è questo il viaggio in cui ci accompagna ’Vivian Maier. The Self-Portrait and its Double’. «Arriva a Siena, e per la prima volta in Toscana, per raccontare attraverso il genere dell’autoritratto e la genialità delle fotografie di questa artista, la relazione con l’identità, tema molto sentito, specie in questo momento storico – spiega De Pace -. Grazie alle peculiarità della location dei Magazzini della Corticella, l’allestimento delle tre sezioni, ‘Ombra’, ‘Riflesso’ e ‘Specchio’ rende l’esperienza del visitatore immersiva, contemplativa e riflessiva. Le pareti in pietra, la struttura dell’allestimento leggera e non invasiva, l’umanità trasposta dall’autrice nelle sue fotografie, la visione fra intimità dello sguardo e complessità sociale e cittadina, rendono l’esposizione un momento esperienziale completo e ricco di stimoli».

‘Vivian Maier. The Self-Portrait and its Double’ è promossa dall’associazione Lux – Dopolavoro Fotografico, organizzata dal Comune di Siena, in collaborazione con la Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala. Rimarrà aperta al pubblico fino al 16 marzo 2023 (www.santamariadellascala.com).

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