«Un logo che diventi un’affermazione forte e chiara di antirazzismo e di solidarietà. Un simbolo da studiare al più presto, di comune accordo con tutte le categorie economiche di Firenze, e che dalle vetrine di negozi e botteghe, nei mercati e nei centri di aggregazione dichiari a cittadini e turisti che rifiutiamo qualsiasi forma di odio». Questa la proposta di Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze, che si dice pronto a raccogliere l’invito del sindaco di Firenze, Dario Nardella, a dare vita a un «patto sociale anti-razzista».

L’invito alle associazioni di categoria Sorani lancia un appello a tutte le associazioni di categoria: «Incontriamoci subito, mettiamoci al lavoro. Non possiamo rimanere immobili davanti ai numerosi atti di intolleranza e discriminazione che si sono verificati in Toscana nelle scorse settimane. Contro odio, razzismo e antisemitismo anche le categorie economiche possono fare molto». «L’artigianato – conclude Sorani – è da sempre strumento di integrazione linguistica e sociale. Non solo perché abbatte le barriere culturali ma anche perché offre un lavoro concreto a chi arriva nel nostro Paese. L’artigianato fiorentino, inoltre, è la dimostrazione di come la fusione delle culture e degli stili delle lavorazioni abbia sempre portato innovazione e interessanti sviluppi dal punto di vista delle lavorazioni e del design».

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