Denis Verdini nell'Aula di Palazzo Madama in una foto d'archivio. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Denis Verdini nell'Aula di Palazzo Madama in una foto d'archivio. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Foto Ansa

Via Denis Verdini dall’anagrafe di Fivizzano, la cittadina in provincia di Massa Carrara dove è nato il senatore di Ala, condannato ieri a 9 anni per il crac del Credito cooperativo fiorentino. A chiederlo, con quella che lui stesso definisce «una provocazione», è il sindaco di Fivizzano Paolo Grassi che ha inviato una lettera all’ufficio anagrafe e al Prefetto di Massa. «Vista la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Firenze, con la quale il senatore Denis Verdini viene condannato a 9 anni di reclusione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici – si legge nella lettera – con la presente chiedo che venga sospesa dai registri di nascita di questo Comune la data di nascita del suddetto Verdini, essendo lo stesso nato nel Comune di Fivizzano». «E’ vero che si tratta di una sentenza di primo grado, ma se devo pensare che il senatore condannato ieri doveva essere un ‘padre costituente’ con Matteo Renzi», ha spiegato il sindaco all’Ansa. Grassi non è nuovo a gesti simili: non esitando a definirsi ‘sindaco ribelle del Pd’ già in passato si era schierato contro il governo Renzi sull’Imu agricola che i paesi sotto i 700 sul livello del mare dovevano pagare. In quel caso ancora una provocazione: propose di spostare il Comune a Sassalbo, oltre gli 800 metri.

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