Due ferri da calza numero 8, centinaia di persone all’opera, 3 anni di lavoro. Sono questi gli ingredienti dello straordinario fuori programma che venerdì 11 luglio interesserà “Mostra la Rocca”, la rassegna di arte e cultura di Roccatederighi, promossa dalla pro loco e realizzata anche con il sostegno del Coeso Società della Salute e del Comune di Roccastrada. Al Centro civico, alle 21.30 in prima visione e alle 22.15 in seconda, sarà proiettato il filmato “La sciarpa rossa” realizzato dall’artista romana Gaia Giugni. Un racconto per immagini della creazione di un’opera collettiva, dal titolo “Penelope”, che da tre anni viaggia per il mondo e che pochi mesi fa è arrivata a Roccatederighi, diventando collante e trait d’union di questa edizione di “Mostra la Rocca” dedicata all’“Anima loci – Incontri”.

Da Roccatederighi un personale contributo alla sciarpa – Con l’opera “Penelope”, Gaia Giugni ha voluto creare, coinvolgendo centinaia di persone, una sciarpa di lana rossa, larga 50 centimetri e lunga quanto la pazienza e il lavoro dei tessitori hanno saputo renderla. Il filo, rosso per indicare la passione, l’amore, la fedeltà e la costanza, è arrivato nel borgo medievale insieme a dei ferri da calza numero 8. E 175 persone (170 donne e 5 uomini), legati in qualche modo a Roccatederighi, hanno aggiunto il loro personale tassello alla sciarpa. La maglia è stata lavorata nelle case dei rocchigiani, ma anche in luoghi simbolo del paese, come i massi della chiesa di san Martino, e il percorso di lavorazione e fattura è stato documentato attraverso un servizio fotografico – visibile sul profilo facebook di Mostra la Rocca, www.facebook.com/MostraLaRocca – e nelle immagini riprese da Gaia Giugni. Il cielo di Maremma, i paesaggi e le mani dei suoi abitanti, quindi, sono entrati a far parte di un percorso molto più lungo che aspira a unire le persone partendo dal passato – l’arte della tessitura è tra le più antiche – e guardando al futuro.

Le opere in mostra – La sciarpa realizzata è adesso una delle istallazioni esposte nelle vie del centro di Roccatederighi, insieme alle opere degli altri artisti coinvolti: Raphael Benazzi, Paolo Benvenuti, Johnny Cass, Luca Dei, Emo Formichi, Patrizia Lottini, Giacomo Del Giudice, Vittoria Marziari, Carlotta Parisi, Piero Sbarluzzi, Raffaella Zurlo, Emily Young (scultura); Alvarez José Enrique, Luciano Durante, Gaia Giugni, Barbara Meyer (pittura); Ugo Antinori, Nicolas Baudillon, Francesco Ciavarella, Gaia Giugni, Gunther Massury, Gampaolo Osele, Chiara Paderi, Carlotta e Annibale Parisi, Francesco Galdi (Istallazione a tecniche miste); Marco Negrini (fotografia).

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