FIRENZE – Nel 2022, la produzione agricola reale della Toscana è aumentata del 2,7%, in controtendenza rispetto alla contrazione a livello nazionale dell’1,5%, mentre la produzione nominale, spinta dal generale aumento dei prezzi, è cresciuta del 16,2%, a fronte di una media nazionale del 15,4%.

L’Irpet nella nota congiunturale evidenzia che “siccità e inflazione hanno fortemente influenzato le performance delle aziende agricole di tutte le regioni italiane” ma in “Toscana l’andamento dell’agricoltura è stato perlopiù positivo, nonostante le aziende agricole stessero faticando non poco a riprendersi dall’annus horribilis della pandemia”.

Per quanto riguarda i singoli comparti “il processo inflattivo ha inciso positivamente sull’andamento del comparto delle produzioni animali, caccia e servizi connessi, consentendo un aumento rilevante sia della produzione (+17,5%) sia del valore aggiunto (+13,8%), nonostante una crescita contenuta dei volumi di produzione agricoli (+2,2%) e un aumento dei costi del 25%”.

Il processo inflattivo ha contenuto le perdite anche nei comparti della silvicoltura e della pesca. Sul fronte dei consumi, l’Irpet sottolinea che nel 2022 “la percezione delle famiglie rispetto alla propria condizione economica non è migliorata rispetto all’anno precedente”. Per quanto riguarda i beni alimentari, “la strategia più diffusa è stata la ricerca di prezzi più convenienti”, infatti “le vendite al dettaglio presso i discount sono aumentate di quasi il 10%, a fronte di un aumento medio nel resto della grande distribuzione del 5,3%. Tuttavia, il 20% delle famiglie intervistate ha dichiarato di ricorrere a una riduzione del consumo alimentare”.

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