PIOMBINO – Nell’area portuale di Piombino (Livorno) è tutto pronto per l’arrivo della Golar Tundra. La nave rigassificatrice che rimarrà attraccata per i prossimi tre anni.

Ad accompagnare l’approdo del natante manifestazione di dissenso, che sono andata avanti fin dalla mattinata. C’è stato un flash mob di una cinquantina di persone che hanno fatto una marcia dalla stazione ferroviaria alla stazione marittima, poco più di un chilometro di strada, per ribadire la contrarietà all’impianto di rigassificazione.

Il porto è accessibile per i traffici marittimi, soprattutto passeggeri. Non è raggiungibile, invece, anche per ragioni di sicurezza, la banchina dove sarà ormeggiata la Golar Tundra, un molo che tuttavia si trova dalla parte opposta della stazione marittima, in un’area portuale adiacente alle grandi acciaierie e alle altre industrie.

La Golar Tundra – che dovrebbe essere operativa a maggio – e la Bw Singapore, l’altra nave Fsru che invece sarà collocata a Ravenna, contribuiranno al 13% del fabbisogno energetico nazionale. Snam ha acquistato la Golar Tundra nel giugno 2022 da Golar Lng Limited per un corrispettivo di 350 milioni di dollari (circa 330 milioni di euro) per favorire una maggiore sicurezza energetica e diversificazione degli approvvigionamenti dell’Italia. La nave ha lasciato il cantiere Keppel di Singapore il 21 febbraio 2023 per andare in Toscana.

Secondo ordinanza della capitaneria di porto di Piombino, le manovre di ingresso della Fsru nel porto dovranno essere effettuate unicamente in orario notturno e potranno avere inizio solo almeno 30 minuti dopo la partenza dell’ultima nave traghetto serale e almeno 120 minuti prima (due ore) della prima partenza mattutina di una nave traghetto. Se la nave Golar Tundra dovesse anticipare l’arrivo rispetto a queste prescrizioni, non può entrare subito nel porto e deve attendere alla fonda in rada in un punto prestabilito dalla stessa capitaneria.

Inoltre, tra le varie misure ordinate dalla capitaneria, nessun mezzo nautico può avvicinarsi a meno di 300 metri dalla Golar Tundra sia quando dovesse restare qualche tempo alla fonda in rada, sia durante l’ingresso e le manovre di ormeggio. Due piloti del porto saliranno a bordo per coordinare le operazioni di ingresso durante le quali verranno impiegati almeno quattro rimorchiatori.

Articolo precedenteOltre 205mila i toscani residenti all’estero: +125% negli ultimi 15 anni
Articolo successivoRigassificatore, la Golar Tundra nel porto di Piombino