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AREZZO – “Siamo un gruppo di ex operaie della Lebole e abbiamo letto con piacere la sua decisione di acquisire l’area di via Ferraris e di porre quindi fine al suo degrado. In quei capannoni abbandonati da oltre 20 anni, noi abbiamo trascorso la fase più importante della nostra vita. Abbiamo iniziato con entusiasmo e speranza, abbiamo concluso con delusione e rammarico”.

Inizia così l’accorata lettera che un gruppo di ex operaie della Lebole ha scritto e indirizzato a Patrizio Bertelli patron di Prada, che nei giorni scorsi ha acquisito l’area dismessa dell’ex stabilimento in via Ferraris ad Arezzo. (LEGGI)

“Indipendentemente dalle nostre esperienze personali, la Lebole ha rappresentato uno dei cardini dello sviluppo industriale di Arezzo e il luogo principale dell’avvio al lavoro di migliaia di ragazze. L’area di via Ferraris è quindi un luogo della memoria della storia di Arezzo e, particolare, delle sue donne. Ci permettiamo di sottoporre alla sua attenzione una piccola richiesta e cioè che nella futura area Lebole rimanga un segno di questa storia.

Lasciamo a lei il compito di immaginare quale questo possa essere e noi vorremmo soltanto che Arezzo non dimenticasse. La storia corre oggi veloce e le persone dimenticano rapidamente” concludono le Leboline.