Viene diffuso tramite i media e i Social network il documento che i 105 primi firmatari hanno sottoscritto per esprimere le ragioni del No al prossimo referendum del 20-21 settembre. In vista dell’appuntamento con il referendum per confermare o no il taglio dei parlamentari, i firmatari hanno deciso di ritrovarsi sabato 12 settembre in piazza del Campo (bar Il Palio, ore 11.00) per un confronto pubblico sulle ragioni del NO al quesito referendario. È una iniziativa indipendente dai partiti e dai Comitati nazionali che sostengono le ragioni del No. Il documento è sottoscrivibile da chiunque.

«Siamo convinti che le riforme costituzionali debbano seguire un percorso condiviso tra le forze politiche e sociali e per questo non possono essere influenzate dalle convenienze politiche del momento. A fasi alterne, tutte le forze politiche hanno sostenuto l’opportunità di una riduzione del numero dei parlamentari accompagnata da una riforma del Bicameralismo paritario e da un ammodernamento dei regolamenti parlamentari. E anche la proposta di riduzione del numero dei parlamentari che saremo chiamati a confermare oppure invalidare con il nostro voto è stata votata con l’impegno preciso delle forze politiche ad introdurre i necessari correttivi e contrappesi.

Senza questi, la “riforma” del taglio dei parlamentari è poco più che uno specchietto per far credere agli italiani che così il Paese sarà più efficiente, moderno e funzionale. Noi non lo crediamo e pertanto, in assenza di correttivi, voteremo convintamente NO al referendum del 20-21 settembre.

I motivi sono ben spiegati dal documento degli oltre 200 docenti di diritto costituzionale, che hanno sottoscritto un appello che ci sentiamo di condividere. [Leggi]

A rischio c’è il ruolo del Parlamento quale principale assemblea rappresentativa del Paese; ma soprattutto ci sono i territori, che finirebbero per non essere adeguatamente rappresentati. A ben vedere c’è lo stesso patto sociale che si stabilisce tra popolo e istituzioni.

Da anni ormai i poteri decisionali dalle comunità sono ridotti; anche i luoghi ed i momenti delle decisioni sono stati compressi con la motivazione del taglio dei costi e degli sprechi. Purtroppo i dati sul bilancio dello Stato confermano che non è riducendo la rappresentanza che si tagliano i costi. Nel caso specifico, ad esempio, siamo convinti che sarebbe stata prima necessaria una riforma dei regolamenti parlamentari per rendere più efficaci ed efficienti i lavori nelle due Camere e poi una riforma complessiva delle istituzioni centrali.

Con il No al referendum potremo mandare un nuovo segnale per dire che uno dei principali problemi del Paese è rappresentato dai metodi di selezione della classe dirigente. Occorre infatti che questa sia adeguata alle sfide che abbiamo di fronte, e spetta ai partiti dimostrare di avere sistemi e metodi adeguati per la scelta dei propri rappresentanti in sede di istituzioni e di rappresentanza (forse sarebbe più utile una legge sulle forme e modalità di funzionamento dei partiti).

Non è certo riducendo i numeri della democrazia che si danno risposte agli italiani, soprattutto in momenti difficili come quelli che stiamo affrontando.

Per questi motivi, fuori da ogni ricerca di posizionamento partitico e indipendentemente dai Comitati nazionali che sostengono le ragioni del No al referendum, anche noi riteniamo di votare NO al prossimo referendum e invitiamo tutti a farlo».

Sottoscrittori:
Agnelli Valeria, Angelini Massimiliano, Balani Duccio, Balani Mauro, Barbanera Eva, Bardi Luca, Bari Duccio, Barni Monica, Bastreghi Vanessa, Beligni Roberto, Bellini Guido, Bellini Alessandro, Benenati Sabrina, Bertoncini Fausto, Bettini Loriana, Biagianti Andrea, Bianchi Francesca, Bini Claudia, Brogi Daniela, Buccianti Manuela, Calamandrei Silvia, Camarra Monique, Camastra Fabrizio, Capotondi Rita, Carta Leonardo, Castaldi Vanna, Ceccherini Dario, Ceccherini Fabio, Cini Renzo, Cipolla Vittorio Arnaldo, Conticini Edoardo, Cucini Angela, Cucini Emma, Cucini Paolo, Dallai Luigi, De Angelis Giuliana, De Santi Simone, Del Ciondolo Giorgio, Del Vespa Lucia, Di Fonzo Pasquale, Di Rienzo Katia, Dinetti Guido, Fè Giulio, Felici Fabrizio, Fineschi Vittorio, Fiorenzani Pierpaolo, Folchi Silvia, Frilli Mauro, Galletti Claudio, Galliani Donatella, Galluzzi Paolo, Gennari Marina, Giorgetti Giovanna, Giudilli Antonio, Governi Donatella, Iantorno Fiorino, Innocenti Nicoletta, Lambardi Filippo, Leoncini Mario, Machetti Sabrina, Maestrini Sauro, Mancuso Fulvio, Maramai Danilo, Margheriti Riccardo, Mariani Federico, Marilli Massimo, Mariotti Carla, Mattioli Leonardo, Mazzini Paolo, Mazzoni della Stella Roberto, Mazzoni della Stella Vittorio, Mecacci Mirko, Milani Agostino, Mirizio Achille, Monaci Costanza, Montanaro Antonio, Nenni Pierpaolo, Nieri Ernesto, Nucci Andrea, Nucera Cini Carmelina, Oliveto Luigi, Pallecchi Serenella, Paris Orlando, Pescini Michele, Pierguidi Valentina, Porcellotti Gianni, Positano Concetta, Rappuoli Roberto, Ricci Francesco, Rossi Andrea, Sabbatini Sonia, Saletti Paolo, Sani Ugo, Sanna Giorgio, Sartini Franco, Scaligliati Renato, Semplici Romolo, Simi Giulia, Simonetti Giuliano, Spanu Emiliano, Spinelli Marco, Taddei Mauro, Taddei Michele, Vigni Federico, Vignozzi Sauro, Zanotto Paolo.

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