È stata collocata nella hall dell’Acquario di Livorno una grande statua lignea raffigurante una principessa polinesiana sul dorso di una tartaruga. L’opera, che grazie alla sua collocazione è già visibile al grande pubblico che visita l’Acquario, è una delle due statue scolpite nei mesi scorsi a Livorno da una delegazione di artisti di Rapa Nui (Isola di Pasqua). Le due opere sono state create in onore di un cittadino livornese legato alla popolazione di Rapa Nui da un rapporto di fratellanza che li unisce da oltre 20 anni. Il concittadino ne ha, a sua volta, voluto fare dono al Comune di Livorno, per condividere con tutta la cittadinanza questo spirito di amicizia fra culture diverse, chiedendo una adeguata collocazione che valorizzasse le opere e ne favorisse la fruizione.

La scultura, in legno di platano, è alta più di due metri, è ancorata ad un basamento di metallo e pesa 1200 chili. Secondo la leggenda maori, la principessa Moana piange perché la sua isola sta sprofondando negli abissi. Interviene così in sua salvezza Ohnu, semidio dalle sembianze di una tartaruga di mare, che la carica sul suo guscio e la porta a Rapa Nui.

L’assessore Belais: «È bellissimo il legame tra i popoli» «Ringrazio di cuore gli artisti della delegazione Maori che sono andato a incontrare personalmente al circolo Gabbiano, presso la Rotonda di Ardenza, nei giorni in cui scolpivano le due opere donate al Comune – – dichiara l’assessore alla cultura Francesco Belais -. Per questa in particolare, visto il tema rappresentato, abbiamo subito pensato che la sua giusta collocazione fosse presso l’Acquario di Livorno. L’altra invece, il grande Moai ligneo, sarà collocata in un’area del lungomare, ancora da individuare. È bellissimo il legame tra i popoli, e da quest’estate noi cittadini livornesi ne abbiamo uno speciale con gli abitanti della leggendaria Isola di Pasqua. Ringrazio inoltre Costa Edutainment, che gestisce l’acquario di Livorno, per aver accolto la nostra proposta. Sono sicuro che la principessa sulla tartaruga sarà un valore aggiunto per i numerosi visitatori della struttura. E ringrazio infine il nostro concittadino, che vuol restare anonimo, per aver fatto da ponte tra noi e Rapanui».

Articolo precedenteSpari contro migrante. Pistoia, gli autori sono due 13enni che si difendono: «Goliardia, no motivi razziali o politici»
Articolo successivoStop a vaccini obbligatori. Il Collegio dei Professori Ordinari di Pediatria: «Dissenso e preoccupazione»