borghi_emendamenti copiaUna ventina di faldoni che contengono 16mila tra emendamenti e subemendamenti alla nuova riforma della sanità che vanifica le 55mila firme raccolte per indire un referendum abrogativo. E’ quanto presentato in aula dai gruppi di opposizione in Consiglio regionale (Fi, Fdi, Lega Nord, M5s e Sì Toscana a sinistra) durante i lavori dell’assemblea sulla nuova legge di riordino della sanità regionale, che completa il percorso avviato con la legge approvata al termine della scorsa legislatura.

Muro contro muro Per consegnare la grande mole di documenti i consiglieri si sono avvalsi di un carrellino che campeggia davanti al banco dove siedono i membri della presidenza dell’Assemblea e della Giunta regionale. Si conferma così un vero e proprio ‘muro contro muro’ in aula i cui lavori sono previsti fino a giovedì, con prosecuzione notturna. Il presidente della commissione sanità, Stefano Scaramelli (Pd), ha sottolineato che «per il Pd il testo della riforma è blindato. Andremo avanti e non accetteremo emendamenti. Questa legge già abroga quella precedente».

Il nodo referendum I capigruppo Stefano Mugnai (Fi), Giovanni Donzelli (Fdi), Manuel Vescovi (Lega Nord), Giacomo Giannarelli (M5s) e Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra) hanno sottolineato che «la legge precedente ha necessitato di un confronto di 75 giorni, mentre questa nuova riforma il Pd e la Giunta la vogliono approvare dopo neanche 30 giorni, con uno studio superficiale e truffaldino su un settore sensibile e fondamentale come la sanità. Si vuole evitare il referendum perché se celebrato sarebbe una bocciatura per la Giunta. Se vogliono far saltare il referendum noi faremo saltare questa legge. La maggior parte degli emendamenti che presentiamo non sono ostruzionistici ma concettuali, entrano nel merito della legge per cambiarla».

 

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