valdifioriSapete qual è il giocatore di Serie A che ha la più alta percentuale di passaggi riusciti? Paul Pogba? Andrea Pirlo? Claudio Marchisio? Daniele De Rossi? Miralem Pjanic? David Pizarro? Borja Valero? Nessuno dei  sopracitati ma il suo nome è Mirko Valdifiori, classe ’86, nato a Lugo, provincia di Ravenna, regista dell’Empoli guidato da Maurizio Sarri. Il numero 6 azzurro è al suo secondo campionato consecutivo da numeri eccellenti, dopo una carriera che lo ha visto passare anche da club quali Pavia e Legnano dove, nel 2008, l’ex ds toscano Pino Vitale lo ha acquistato per una manciata di euro. Valdifiori sta avendo nel suo primo campionato di massima serie un rendimento eccezionale: cuore, polmoni ed anima dello spogliatoio di Maccarone e compagni, fosforo ed intelligenza del gioco creato dal proprio tecnico, dinamismo da calciatore consumato, che sembra conoscere benissimo ogni segreto del nostro massimo torneo, tanto che più di qualche addetto ai lavori ha avanzato il sospetto: «E se di cognome avesse fatto Valdiflower?», ovvero se fosse stato straniero, magari proveniente da un campionato balcanico, non avrebbe tutto ciò favorito maggiormente la sua carriera, forse resa accidentata dall’essere un uomo normale, in un calcio quello italiano che ha dinamiche di mercato non umane?

‘Valdiflower’ e l’Empoli «A me negli ultimi mesi mi hanno detto in molti: ‘Come mai sei arrivato solo a questa età in serie A?’ ed io risposto che magari è stata colpa mia, magari nessuno aveva creduto in me – ha detto proprio Mirko Valdifiori qualche settimane fa parlando di sé stesso -. L’importante adesso è dimostrare di poterci rimanere in questa categoria. Si sa che in Italia si tende a comprare e a credere più in uno straniero che in un giovane italiano ma ci sono dimostrazioni di giocatori che hanno fatto bene in Serie B e che poi sono emersi in grandi squadre di A. Speriamo che l’Empoli segua certi esempi». E per dimostrare di valere ancora il massimo campionato Valdifiori e compagni, dopo il bel pareggio ottenuto sabato scorso contro la Roma, dovranno gioco-forza provare a vincere domenica prossima in casa, in un vero e proprio scontro diretto, contro il Cesena reduce dal successo per due a uno sulla Lazio.

Empoli verso il Cesena Non sarà una partita come le altre quella contro i bianconeri romagnoli per Valdifiori che dovrà innanzitutto prendere per mano le chiavi del centrocampo stante le squalifiche dei compagni di reparto Croce e Saponara. Inoltre il regista romagnolo è nato calcisticamente nel settore giovanile del Cesena e a loro ha segnato il suo primo gol con la maglia dell’Empoli il 28 novembre 2009. Insomma corsi e ricorsi storici per la mente pensante della Sarri Band che nel frattempo ha chiuso il mercato cedendo in difesa Mattia Bianchetti, uno che un anno e mezzo fa dal ritiro dell’Under 21 azzurra di cui è uno dei pilastri disse: «Se mi fossi chiamato Rui Blanco avrei fatto maggiormente carriera». Chissà che Valdifiori vedendolo partire da Empoli non abbia sorriso amaramente ripensando alla frase del suo fresco ex compagno di club.

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